Le immagini girate da un elicottero dei «bomberos» mettono i brividi: tra la neve si scorgono decine di seggiole, sparpagliate in un'area di almeno 300 metri. Siamo all'altezza della stazione sciistica di Astún, nelle vicinanza di Huesca (Nord della Spagna), dove ieri una seggiovia è caduta sul lato spagnolo dei Pirenei provocando il ferimento di 30 persone, di cui 9 in modo grave. Erano le 11.50 quando un guasto alla carrucola ha provocato la rottura del cavo che tratteneva una delle sedute. Le seggiole hanno iniziato a sobbalzare e la gente a volare o a rimanere sospesa a testa in giù.
I momenti più drammatici sono stati raccontati all'emittente Tve da Borja Gimenez, eurodeputato del Partido Popular (Pp), che si trovava su uno dei sedili. «La rottura del cavo ha creato una sorta di caduta libera, poi è iniziato l'effetto altalena, da una parte all'altra. Sono stati attimi terribili. Sospesi nel vuoto, non si poteva fare altro che prendere una decisione: saltare da un'altezza di 15 metri o rimanere aggrappati. Ho visto parecchie persone lanciarsi nel vuoto e le loro urla dopo lo schianto». Lui e la moglie sono rimasti sulle seggiole per un'ora e mezza finché non sono stati salvati. «Ero con altri due amici. La prima cosa che ho percepito è stato un colpo di frusta molto forte verso il basso e poi l'effetto rimbalzo verso l'alto. Sono volata via e caduta nella neve, i miei amici sono rimasti con gli sci agganciati e appesi a testa in giù per mezz'ora», dice ai cronisti la 21enne Lorea Maiza. Una delle sue amiche ha subìto un trauma cranico.
La stazione sciistica è stata chiusa e diversi ospedali della zona attivati per accogliere i feriti. Mobilitati cinque elicotteri e circa dieci ambulanze per evacuare chi presentava danni considerevoli. Una donna di 67 anni, un ragazzo di 18 e una bimba di 11, i pazienti più critici, risultano ricoverati all'ospedale Miguel Servet di Saragozza. Altri quattro sciatori si trovano al nosocomio di Jaca. La risposta all'emergenza, alla luce del clamoroso flop registrato a ottobre con il ciclone Dana, è stata questa volta massiccia e tempestiva: nella zona sono stati dispiegati anche vigili del fuoco, psicologi e 24 ambulanze di supporto.
Il ministero dei Trasporti ha fornito biglietti gratuiti da qualsiasi stazione ferroviaria in Spagna, per Saragozza e Huesca, ai parenti delle persone colpite dall'incidente. Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, si definisce scioccato dalla notizia dell'accaduto, e sulla pagina di X aggiunge di aver «parlato con il presidente dell'Aragona Jorge Azcon per offrire tutto il sostegno del Governo. Il nostro affetto va ai feriti e alle loro famiglie».
Una commissione tecnica si occuperà di capire che cosa ha provocato il disastro, ma sin dalle prime immagini, nonostante le revisioni realizzate a ottobre, si può notare che l'impianto è vetusto, e non tra quelli ad agganciamento automatico .
Vale la pena ricordare che non esistono precedenti per un evento con queste caratteristiche in Aragona, anche se nel 2022 ci furono tre incidenti mortali alla stazione di Astún nel giro di poche settimane, causati da cadute.
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