La Cei già avverte Lega e M5S: "Sui migranti saremo coscienza critica"

Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sulla nascita del governo Conte: "Quello che sarà buono lo apprezzeremo. Per quello che va contro la famiglia e i migranti, saremo coscienza critica"

Gualtiero Bassetti
Gualtiero Bassetti

La Cei si mette alla finestra ma avverte il governo Lega e M5S che sta per nascere. Le parole di monsignor Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, sono nette sull'esecutivo di Conte: "Saremo molto vigilanti nei confronti di chi assume una così alta magistratura".

E i temi su cui "vigileranno" i vescovi sono soprattutto tre: migranti, famiglia e fisco. "Quello che sarà buono lo apprezzeremo - dice Bassetti a conclusione dell'Assemblea dei vescovi italiani - per quello che eventualmente va contro la famiglia e i migranti, saremo coscienza critica. Senza collateralismi. Abbiamo paletti fermi che sono irrinunciabili: la persona, la Costituzione, la scelta chiara per la democrazia e l'Europa".

Ecco dunque che si prospetta un dialogo forse non così sereno tra la Cei e il nuovo governo. In fondo gli scontri tra Matteo Salvini e Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale, sono ormai famosi. "Come vescovi - ha scandito Bassetti - abbiamo visto le conseguenze della lunga vacanza legislativa, risultato di una debolezza politica, nella quale grazie a Dio abbiamo avuto due punti di riferimento: la Costituzione, che al di là di punti riformabili ha principi che restano validi e dobbiamo seguire, e il presidente della Repubblica che con la sua saggezza ha guidato la fase che abbiamo vissuto. Guardiamo all'esecutivo che sta uscendo auspicando che gli uomini che assumono una magistratura così alta sappiano affrontare i problemi urgenti che sono quelli delle persone, viste nella loro interezza. La persona non è divisa. Serve una visione integrale per una politica saggia, incisiva e giusta".

Un richiamo anche alla politica fiscale. Quello che la Lega vorrebbe proporre con l'adozione della Flat tax non sembra entusiasmare Bassetti che invece vorrebbe "progressività fiscale, non tagliando in generale, ma con una maggior tassazione anche delle attività speculative".

"Vogliamo essere una Chiesa di popolo e le priorità che gli indichiamo - ha concluso il vescovo perugino - sono quelle della gente: il lavoro con giusto salario, la previdenza, l'istruzione, ma anche la progressività fiscale e la tassazione delle rendite finanziare, e molto importante la lotta all'illegalità e l'inclusione di chi è ai margini".

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