Centro sociale di destra, gaffe dell'assessore: "Scendiletto con la loro pelle"

Un assessore di Civitanova Marche: "Battuta che potevo evitare, ma chi parla di incitazione alla violenza sta strumentalizzando"

Lo striscione dei "Leoni Neri" in una foto tratta dal loro sito web
Lo striscione dei "Leoni Neri" in una foto tratta dal loro sito web

Con la pelle dei "Leoni Neri" (centro sociale di destra di Civitanova Marche, ndr) ci farebbe "artistici scendiletto": per queste parole scritte su Facebook è finita nella bufera Cristiana Cecchetti, assessore del comune marchigiano.

A Civitanova Marche il caso dell'associazione di estrema destra installatasi nei locali della palestra comunale data in gestione alla società sportiva Feba Basket, teneva banco da alcuni giorni. Il dibattito era stato sollevato da alcuni consiglieri comunali di centrosinistra che avevano presentato un'interrogazione sull'utilizzo di simboli fascisti nei locali pubblici: sembrava insomma una storia già vista cento volte, quando è arrivata l'uscita della Cecchetti, che ha smosso le acque come un sasso gettato in uno stagno.

Le pelli dei neofascisti utilizzate come scendiletto: una provocazione che non poteva passare inosservata e che ha suscitato proteste in tutto il paese. Lei però, pur ammettendo che "poteva risparmiarsi" quelle parole, ribadisce che "era e resta appunto una battuta, senza nessuna incitazione alla violenza: chi lo afferma sta facendo una grossa strumentalizzazione."

Al netto delle polemiche che continuano ad infuriare sul web per quelle parole da molti ritenute fuori luogo per una donna delle istituzioni, resta aperto il dibattito in merito all'utilizzo della palestra da parte dei "Leoni Neri".

La società di basket che ha in gestione dal comune l'impianto sportivo si dice "estranea ai fatti" e prende le distanze da un "uso improprio dei locali".

In attesa che venga presa una decisione, però, qualcuno ha pensato bene di agitare gli animi con una battuta che di cui forse si poteva davvero fare a meno.

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