Comuni al voto, ecco il risultato definitivo delle amministrative

Il bilancio dei 142 Comuni superiori sorride al centrodestra: da 54 uscenti si passa a 58 trionfi. Invece il centrosinistra va da 48 a 38

Comuni al voto, ecco il risultato definitivo delle amministrative

Nei ballottaggi il centrodestra non ha portato a casa vittorie significative, regalando al fronte rosso la vittoria in molte città chiamate alle urne per il secondo turno. Tra le divisioni interne e l'astensionismo, i motivi di una tale sconfitta sono diversi. Ma non va dimenticato che l'analisi della partita elettorale comprende nel complesso anche il primo turno delle elezioni amministrative. Ecco perché i festeggiamenti (affrettati) di Enrico Letta si scagliano contro un muro che racconta una realtà ben diversa.

Il centrodestra vince

I dati riportati da YouTrend, in riferimento al bilancio dei 142 Comuni superiori chiamati al voto, parlano in maniera chiara: gli uscenti del centrodestra ammontavano a 54 e le vittorie sono ben 58. Gli uscenti del centrosinistra erano 48 e i trionfi sono stati solo 38. Una piccola stampella è arrivata grazie all'ammucchiata politica con il Movimento 5 Stelle: a braccetto con i grillini sono stati riscontrati 15 risultati positivi.

In questi 142 Comuni il centrodestra ha avuto la meglio in 37 al primo turno e in 21 al ballottaggio. Invece il centrosinistra ha fatto bene in 21 città al primo turno e in 17 al turno di ballottaggio. Ciò però non giustifica e non ridimensiona quanto accaduto ieri: i ballottaggi si sono dimostrati ancora una volta un incubo per il centrodestra, soprattutto se si considerano i successi del centrosinistra a Verona, Catanzaro e Monza.

Infatti Matteo Salvini ha riconosciuto che alcune sconfitte nelle città al ballottaggio sono state dovute a "divisioni e litigi come a Verona che non si dovranno più ripetere". Il leader della Lega però ha colto l'occasione per augurare un buon lavoro a tutti i nuovi sindaci eletti "che fra primo e secondo turno vedono passare il centrodestra da 54 a 58". Un abbraccio è stato rivolto ai primi cittadini di Lucca ("strappata alla sinistra"), di Sesto San Giovanni e di Frosinone.

La batosta al primo turno

Non potevano mancare le reazioni gloriose del Partito democratico, secondo cui i risultati di ieri fanno ben sperare in vista delle elezioni politiche previste per il 2023. Evidentemente il Pd ha già dimenticato la batosta ricevuta al primo turno, con il centrodestra che ha trionfato domenica 12 giugno in città molto importati come Genova, Palermo e L'Aquila.

Inoltre per Enrico Letta non sono arrivati segnali incoraggianti dai possibili futuri alleati. Il tracollo del Movimento 5 Stelle sui territori è stato clamoroso, con risultati scarsi e ininfluenti. Non ha sfondato neanche Azione di Carlo Calenda che, con stime superiori alla realtà dei fatti solo per cercare di soffiare voti a Forza Italia, ha rimediato più di qualche sconfitta: per esempio a Lucca ha trionfato Mario Pardini del centrodestra contro Francesco Raspini del centrosinistra (supportato dal tandem Letta-Calenda). Ciò dimostra che lo spauracchio della destra pericolosa non funziona.

A Letta&Co vanno fatte alcune precisazioni: i risultati delle amministrative non riflettono quelli nazionali, la quota di astensionismo è stata elevata, le urne sono state aperte a metà-fine giugno con una grande ondata di caldo che sta colpendo il nostro Paese ed è

stato possibile votare in un solo giorno. Ciò si può trasformare in un boomerang per il centrosinistra, che potrebbe accontenatarsi solo di antidolorifici momentanei. Ma se ai giallorossi va bene così...

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