Cercasi femminista disperatamente

Non è tanto l'imprevisto entusiasmo di Fedez nel farsi baciare in bocca (e ricambiare, accidenti se ha ricambiato) dal cantante Rosa Chemical

Cercasi femminista disperatamente

Non è tanto l'imprevisto entusiasmo di Fedez nel farsi baciare in bocca (e ricambiare, accidenti se ha ricambiato) dal cantante Rosa Chemical. Quel limonare omosessuale fugace ma intenso (la felicità che non dura si chiama piacere), e che dividerà per sempre il suo matrimonio con Chiara Ferragni in un «prima» e in un «dopo» è qualcosa che attiene solo a loro: ai Ferragnez. O a quel che ne resterà dopo aver fatto cadere alcune lettere della crasi. Tutti i matrimoni sono soggetti a variazioni di andatura, questa è una variazione bella grossa, ma se la vedranno in separata sede. «Ma cosa hai combinato?!» ha chiesto Chiara a Fedez senza perdere il sorriso a stampo. E c'è chi ha inteso quel bisticcio disinfettato a favore di telecamere, un disappunto, da parte dell'influencer, nei confronti del marito che le ha rubato la scena. Secondo noi è di tutt'altro che dovrebbe preoccuparsi ma, di nuovo, è faccenda loro. La gente sposata è spesso più risentita che innamorata. Dispiace di più, invece, per la causa femminista abortita in un istante. Già non eravamo certe che per sostenere le donne la scelta più efficace fosse quella di calcare il palco dell'Ariston con una collana a forma di utero appesa al collo. O con il seno disegnato sul nude look, o con la pashmina rovinata dalla scritta «pensati libera» (bastasse... vallo a dire alle iraniane...). Ma se in conclusione di Festival, mentre tu sei intenta a lottare per le femmine, tuo marito si scopre femmineo in mondovisione, il messaggio si storta tutto a testa in giù. Non è per invertire le parti, né per evirare i maschi, né per metterci al posto loro che ci si dà tanto da fare. Un po' come quando, qualche giorno fa, Giorgia Meloni, una che ce l'ha davvero fatta ad abbattere qualunque muro di maschilismo, ha detto di sé: «Quando il gioco si fa duro, rispondo da uomo». O come quando, eletta presidente del Consiglio, ha chiesto di appellarla con «il» presidente. Come se la femminile non si bastasse. Che peccato, signor presidente.

Intanto perché una donna che vuole essere un uomo si pone dei limiti da sola. E poi perché lei, e in maniera del tutto diversa anche la signora Ferragni, eravate quasi riuscite a farci credere che davvero si gioca molto meglio senza il fardello del pomo d'Adamo.

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