Chiamate con virus, WhatsApp ci spia

Lo spyware infetta i cellulari anche senza risposta. La società: aggiornate l'applicazione

Jacopo Granzotto

L'ultimo virus, in ordine cronologico, ad essere stato scoperto colpisce l'applicazione più utilizzata al mondo: WhatsApp. Tanto per capire è quella cosa per cui tutti stanno a testa in giù, anche quando guidano. Ebbene, un miliardo e mezzo di persone(la media degli utenti quotidiani) se la sono vista brutta. Una falla nel codice del programma avrebbe infatti esposto l'applicazione all'attacco di uno spyware capace di entrare in qualsiasi smartphone con una semplice chiamata vocale anche senza risposta. L'intrusione avrebbe consentito agli hacker di tracciare chiamate, messaggi, fotocamera e (soprattutto) posizione Gps. Così, una società israeliana, era in grado di bucare WhatsApp e la sua crittografia end to end che sembrava fin'ora invalicabile.

L'inconveniente, segnalato in prima pagina dal Financial Times, ha trovato conferme direttamente da WhatsApp con un portavoce che ha ammesso l'intrusione: «Questo attacco ha tutte le caratteristiche per essere legato a un'azienda privata che collabora con i governi realizzando spyware in grado di controllare le funzioni dei sistemi operativi degli smartphone. Abbiamo contattato diverse organizzazioni che difendono i diritti umani per condividere le informazioni in nostro possesso e siamo impegnati con loro per metterne al corrente la società civile».

Pare che il problema sia stato risolto, tanto che basta avere scaricato l'ultima versione dell'applicazione (WattsApp invita a farlo al più presto) per scongiurare il melefico virus. Tra l'altro lo spyware era in grado anche di eliminare il registro chiamate sull'app di messaggistica, di modo che l'utente non si accorgesse di essere stato infettato.

Dunque, la sicurezza di WhatsApp è stata minata da uno spyware, una tipologia di malware che infetta un device e ne prende il controllo. Al momento sembra essere l'unico modo per introdursi nelle chat di WhatsApp. La crittografia end to end, infatti, impedisce a chiunque di entrare in una chat fra due o più persone che non siano mittenti o destinatari. Altro discorso quando entra in campo uno spyware, perché l'attacco in questo caso riguarda tutto il dispositivo. È ancora presto per capire la portata di questo problema di vulnerabilità. Detto ciò, WhatsApp può contare su 1,6 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo. E potenzialmente questo spyware potrebbe averli infettati tutti, o solo poche migliaia. Molto dipenderà dall'utilizzo che ne è stato fatto. Anche per questo Facebook Inc (società proprietaria di WhatsApp) ha immediatamente messo a conoscenza dell'accaduto le autorità statunitensi.

Di certo, le persone colpite dall'attacco, «potrebbero aver ricevuto una o due chiamate da un numero che non è loro familiare» hanno fatto sapere da WhatsApp. Un'informazione alquanto generica per non dormire preoccupati.

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