Arriva dal Consiglio d'Europa la lettera spedita a Roma e indirizzata al ministro dell'Interno Marco Minniti, con cui si chiede conto all'Italia delle sue politiche sui migranti.
"La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo è chiara su questo dovere e credo sia importante per le operazioni dell’Italia nelle acque territoriali libiche" salvaguardare i diritti umani, scrive il commissario Nils Muiznieks, chiedendo maggiori informazioni sulle operazioni marittime italiane in acque libiche.
"Alla luce dei recenti rapporti sulla situazione dei diritti umani dei migranti in Libia, consegnandoli alle autorità libiche o ad altri gruppi li si espone a un rischio reale di tortura o trattamenti inumani o degradanti", scrive il commissario per i Diritti umani del Consiglio, specificando di volere da Roma dettagli sul sostegno che l'Italia intende fornire ai libici e su come garantirà che le persone "intercettate o soccorse da navi italiane in acque libiche non si trovino in
situazioni contrarie all’articolo 3 della convenzione europea dei diritti dell’uomo".Nel documento del Consiglio anche richieste di chiarimenti sul nuovo codice di condotta per le Ong coinvolte in operazioni di salvataggio.
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