Chinnici rientra a sorpresa a Strasburgo

Il neo eletto Tamajo cede il posto alla figlia del magistrato ucciso

Chinnici rientra a sorpresa a Strasburgo
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Caterina Chinnici (nella foto) sarà l'alfiere di Forza Italia per la lotta alle mafie al parlamento europeo. Avverrà per la rinuncia di Edy Tamajo, campione siciliano di preferenze (121 mila) che le lascerà il posto e rimarrà a fare l'assessore regionale alle Attività produttive. L'annuncio del leader azzurro Antonio Tajani lascia tutti sorpresi, ma era clamoroso anche il fatto che la figlia di Rocco Chinnici, ucciso da Cosa Nostra nel 1983 e magistrato come lui, non andasse a Bruxelles. Da capolista di Fi per le Isole ha ottenuto 94mila preferenze ma è la prima dei non eletti. Ora, però, eccola diretta a Bruxelles per riprendere il lavoro iniziato quando era eurodeputata del Pd. «È stata una scelta politica e non per equilibri siciliani - spiega Il vicepremier- quella di Tamajo, che ha messo a disposizione del partito il suo mandato parlamentare per permettere a Chinnici di continuare la sua battaglia contro la criminalità organizzata. Lei e Rita Dalla Chiesa, sono i simboli dell'impegno di Fi per battere le mafie. Quella di oggi è una tappa importante del percorso che ci porterà al 20% alle politiche».

Sulle nomine Ue, Tajani, che oggi sarà al vertice del Ppe di cui da 22 anni è vicepresidente, esprime un certo malessere per certi «atteggiamenti singolari», che hanno portato al «pacchetto preconfezionato» per la candidatura di Ursula von der Leyen, che avrebbe bisogno di una quarta forza per garantire stabilità. «Se si volesse allargare la maggioranza ai Verdi potremmo votare contro o astenerci per von der Leyen». Un messaggio forte, ma Tajani è assolutamente deciso. Anche nel sottolineare: «L'Italia non può essere mortificata e deve avere un commissario con un portafoglio importante, che sia anche vicepresidente. In passato ci siamo accontentati ma io per due volte sono stato commissario e vicepresidente della Commissione Ue».

Il segretario azzurro è orgoglioso del risultato di Fi, in particolare in Sicilia, dov'è risultata la prima forza con quasi il 24%. Per Tajani il voto è stato anche un «giudizio positivo sul governo regionale del presidente Schifani, guida del consiglio nazionale azzurro». Lui, il governatore, è al suo fianco: «C'è un grande entusiasmo in Sicilia, perché mandare all'europarlamento Chinnici vuol dire ricordare che Fi ha sempre combattuto la criminalità organizzata, con leggi dure. Il risultato storico nell'isola è dovuto anche alla guida di Tajani, che ha allargato ai civici, garantendo un trend in crescita».

Tamajo dice che «con gioia» rassegnerà le dimissioni in favore di Chinnici, che sarà un «ponte tra Bruxelles e Sicilia». E Caterina garantisce che lavorerà per l'Italia e per la sua isola, «con l'impegno assoluto e totale per una legislazione europea contro le mafie sulle orme di quella italiana».

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