Disinformazione, attacchi gratuiti, fenomeno dell'odio dilagante sul web, proprio per contrastare tutto questo, almeno in apparenza, era stata istituita dal governo una Task force composta da 16 "esperti" con la funzione di individuare e contrastare episodi di questo genere: della squadra fa parte anche Massimo Mantellini, finito nelle ultime ore al centro di forti polemiche per un commento su Twitter.
Lo scrittore forlivese, classe 1961, è un noto commentatore della carta stampata, dato che collabora sia con l'Espresso che con Il Post, ma anche online fornisce il proprio contributo su siti specializzati come "Punto Informatico" ed "Eraclito", dedicandosi al campo della tecnologia e di internet.
Durante il pomeriggio di ieri, proprio Mantellini si è lasciato andare ad un commento decisamente pesante e poco "politically correct", come dovrebbe imporre il ruolo da lui assunto nell'organo di controllo governativo nato per contrastare l'odio in rete. "La dico piano: chiudiamo i lombardi in Lombardia. Almeno per questa estate".
Com'è ovvio, il tweet dello scrittore ha scatenato un vero e proprio putiferio mediatico, che sta iniziando a trovare delle ferme prese di posizione in merito alla vicenda anche nel mondo politico. Il leader del Carroccio Matteo Salvini ha affidato proprio a Twitter la sua replica piccata per rispondere a Mantellini:"Parla l’esperto 'intellettuale' scelto dal governo per la task force contro l’odio in rete. Ma vi rendete conto? Disgustoso".
Il segretario della Lega Lombarda Salvini premier Paolo Grimoldi rincara la dose replicando su Facebook. "Lo dico pianissimo: chiudiamo Mantellini (scelto dal governo Conte) per la task force contro l'odio in rete in un centro d'igiene mentale".
"Questo governo di incompetenti su tutto è riuscito a nominare questo signore come esperto nella task force contro l'odio online", ha aggiunto poi, come riportato da LaPresse. "Alla faccia... Ora Conte abbia almeno la decenza di cacciare via subito questo Mantellini dalla task force".
La Lega chiede di convocare urgentemente lo scrittore alla Camera dei deputati. "Discriminare la Lombardia e i lombardi, tanto più in questo momento, è disdicevole. Ancor più grave, se tale azione viene commessa proprio da uno dei componenti, individuati dal Governo, della task force istituita per contrastare il dilagante fenomeno dell'odio online", dichiarano in un comunicato congiunto i deputati Giulio Centemero e Massimiliano Capitanio. "Nel rispetto delle vittime e dei loro familiari, nonché di tutti coloro che in questi mesi hanno lottato e lavorato per sconfiggere l'epidemia, convocheremo il signor Mantellini alla Camera in Commissione Fake News e poi chiederemo al ministro Pisano di rimuoverlo dall'incarico. Pensare di chiudere i lombardi in Lombardia", proseguono, "è un chiaro atto provocatorio nei confronti della Regione e una mancanza di rispetto verso tutti gli italiani per i quali il Governo dovrebbe garantire uguali diritti. Lo sciacallaggio mediatico a cui abbiamo assistito in questi mesi deve essere sfuggito di mano al Governo, se anche uno dei suoi rappresentati si permette tali esternazioni", concludono.
E sulle parole di Mantellini è intervenuto anche l’eurodeputato e coordinatore di Forza Italia in Lombardia Massimiliano Salini: "E’ grottesco che proprio un membro del gruppo di lavoro sull’odio
in rete si lasci andare a simili esternazioni sui social. Servono rispetto e sostegno per i lombardi, che in questo momento hanno bisogno di tutto tranne che di battute generiche, inopportune e di cattivo gusto sul web".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.