AAA comparse bella presenza cercasi disperatamente. Che abbiano almeno 65 anni. Che siano fotogeniche e ben «carrozzate». E disposte a sottoporsi a un provino perché dovranno dimostrare di saper «recitare» accanto a divi come Penelope Cruz e Patrick Dempsey. Segni particolari: avere quattro, ma anche due ruote. Perché in questo caso non si stanno reclutando comparse umane, ma automobili e motociclette che faranno parte di un cast stellare, quello del film «Ferrari», il biopic dedicato al Drake che il regista Michael Mann sta girando in queste settimane in Italia, con Adam Driver nel ruolo del mitico Enzo da Maranello.
AAA cercasi Fiat 1100 Musone, Aurelia B20 Gt, Citroën DS, Fiat 600, Maserati 200, ma anche qualche Topolino cassonato, Vespa e Lambretta. Come quelle, anzi proprio quelle, che circolavano per le strade italiane fino alla primavera del 1957. Che coloravano i sogni di rinascita, ma anche di viaggio e di evasione degli italiani. O come le «maggiorate» che presero parte alla Mille Miglia di quell'anno, la più sfortunata, quella finale. Chi le ha si faccia avanti e si tenga pronto per il provino, il 13 settembre a Brescia. Dovranno soltanto mettersi in posa. Farsi fotografare e riprendere dalla troupe e poi sperare di venire scritturate, con un cachet ancora tutto da definire. Il regista è stato chiaro: «Voglio ricreare l'atmosfera di quegli anni italiani proprio partendo dalle macchine che iniziavano ad affollare le strade», ci ha detto. «Voglio che non ci siano errori, in un film sull'automobilismo sarebbe imperdonabile. E voglio vetture di tutti i colori, ma non rosse. Perché rosso è da sempre il simbolo di Ferrari», spiega Carlo Carugati, direttore artistico del Centro Culturale Franzoni Auto Divisione Classic di Brescia, che sta reclutando una cinquantina di comparse, dall'Osca MT4 1100 alla Fiat 1100 cassonato a Porsche 356 coupé per le scene del film che la troupe girerá dal 10 al 30 ottobre a Brescia.
Perché qui ci saranno molte scene clou del film, pronto per l'autunno 2023, che sarà centrato su un momento critico della vita di Enzo Ferrari. È il 1957, l'azienda costruita dal nulla dieci anni prima con la moglie Laura Garello (Penelope Cruz) sta fallendo. Anche la sua vita familiare sta andando in frantumi, tra il dolore per il figlio Dino, morto pochi mesi prima, e il riconoscimento di un altro figlio, Piero, avuto dall'amante Lina Lardi (Shailene Woodley). Ferrari decide di non rinunciare al suo sogno, di sfidare la sorte e correre la Mille Miglia.
Affida così una 315S alla «volpe argentata» Piero Taruffi, che nel film sarà interpretato da Patrick Dempsey: l'ex dottore di «Grey's anatomy» non avrà bisogno della controfigura perché ha sempre ammesso di preferire il motorsport al set e, appena può, corre in pista anche alla 24 Ore di Le Mans.
Ma quella Mille Miglia che avrebbe dovuto segnare la rinascita di Ferrari, finisce in tragedia, finisce con l'incidente di Guidozzolo che costerà la vita all'altro ferrarista Alfonso de Portago (Gabriel Leone), al suo copilota e a 9 spettatori.
«Sarà un film che
entrerà nella storia - è certo Carugati - e dunque per ogni auto che verrà scritturata potervi partecipare, anche come semplice comparsa, vorrà poter significare Io c'ero e ci sono ancora, oggi come negli anni Cinquanta».
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