Cinque esplosioni, poi il rogo. Paura e terrore in centro

Scoppia un furgone che trasportava ossigeno e si sfiora la tragedia: fumo e detriti. Evacuata una scuola, 29 sfollati

Cinque esplosioni, poi il rogo. Paura e terrore in centro
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Milano. Ore 11,30, via Pier Lombardo angolo via Vasari, zona Porta Romana, cinque esplosioni, detriti che schizzano a decine di metri di distanza, una nube densa di fumo si alza in cielo. È l'inferno. Le fiamme, partite dal motore di un furgone che trasportava 20 bombole di ossigeno da 32 litri ciascuna, destinate alla casa di riposo Domus Patrizia, si propagano sui mezzi e i palazzi della stretta via. Panico, terrore, sgomento e incredulità si diffondono per strada, dove si trovano una sede dell'Istituto Auxologico, una farmacia, la scuola, palazzi che vengono immediatamente evacuati. «Ho sentito una forte esplosione attorno alle undici e mezza, o forse mezzogiorno meno un quarto - racconta una dipendente di Wellness Bazaar di via Pier Lombardo -. Sono uscita ma non capivo cosa stesse succedendo, ho visto una pazzesca nuvola nera con il fumo, poi si sono susseguite varie esplosioni, per le macchine o le altre bombole».

Le fiamme si sono propagate anche tra le auto e gli scooter parcheggiati in strada. Una ventina di mezzi in tutto che hanno preso fuoco. «Ho visto il cielo oscurarsi e mi sono detta adesso piove poi ho guardato fuori... un buio tremendo. Poi ho visto le fiamme fino alle mia finestra e ho sentito bum, bum, bum. Erano le gomme delle auto che scoppiavano», ha raccontato la signora Carola che vive con il marito al terzo piano del palazzo di via Vasari.

Le fiamme hanno costretto l'autista, un uomo italiano di 53 anni a fermarsi poco prima della Rsa per cercare aiuto e tentare di spegnere il principio di incendio. «Ho visto l'incendio partire dal vano motore, poi ha interessato le 20 bombole che stavo trasportando. Mi sono fermato per limitare i danni, ma c'è stata l'esplosione», ha raccontato l'uomo che è riuscito a saltare giù in tempo, cavandosela con ustioni alla mano e a una gamba. Trasportato in ospedale, in codice giallo, verrà sentito dai carabinieri per aggiungere dettagli a un incidente che avrebbe potuto causare una strage. «Poteva andare molto peggio», ha commentato a caldo il sindaco Beppe Sala.

Le fiamme devastano la farmacia, dove si è fermato il furgone, e alcuni appartamenti, fino al terzo piano delle palazzine ai civici 19 e 22. Due ore dopo l'incendio viene spento dai 7 mezzi dei vigili del fuoco.

Sulla vicenda la Procura ha aperto un'indagine per disastro colposo, al momento a carico di ignoti. Non risultano telecamere di sorveglianza installate nella via che avrebbero ripreso il punto, proprio davanti alla farmacia, in cui il conducente ha bloccato il furgone per chiedere un estintore o dell'acqua. Il pm di turno Luca Gaglio ha sequestrato il furgone, i video amatoriali che riprendono le esplosioni delle bombole in rapida successione, e ha acquisito i rilievi fotografici, la testimonianza dell'autista e di due testimoni oculari.

Tra i feriti una suora di 89 anni trovata in strada, davanti all'Istituto «comprensivo paritario suore Mantellate», con un leggero trauma cranico per la caduta dovuta all'onda d'urto dell'esplosione. È stata portata in ospedale in codice verde. Evacuati i 300 bambini di materna ed elementare, sul lato opposto della strada, che non ha riportato danni strutturali. Così all'Auxologico, evacuato in un primo momento, le attività cliniche e di ricerca sono riprese intorno alle 13.30. Salvo il teatro Franco Parenti.

Sono rimaste fuori casa 29 persone dei

12 appartamenti dichiarati inagibili nella palazzina di via Vasari 19, quella che alla fine ha riportato i danni maggiori. La Protezione civile del Comune è al lavoro per cercare una sistemazione a chi non ha dove andare.

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