Comunali, accordo vicino. A Roma Bertolaso si sfila

Lettera di rinuncia al Cav. Fdi contro Marchini, ma la Lega apre. A Milano in pole l'ex Fastweb Parisi. Forza Italia: nome a giorni

Comunali, accordo vicino. A Roma Bertolaso si sfila

Roma - Schiarite in vista sul fronte candidature nel centrodestra. I giochi, però, non sono fatti e soprattutto su Roma si registra uno scontro sotterraneo tra Lega e Fratelli d'Italia. Il duello è sul nome di Alfio Marchini posto che l'ipotesi Guido Bertolaso pare essere tramontata. L'ex capo della protezione civile, che non dispiaceva al Cavaliere, avrebbe anche inviato una lettera a Silvio Berlusconi per spiegare le ragioni di una sua impossibilità ad accettare una eventuale candidatura, legata esclusivamente a motivi familiari. Così, l'attenzione s'è rivolta nuovamente ad Alfio Marchini. «L'imprenditore pesca voti soprattutto a destra - è il ragionamento di Berlusconi - Perché non appoggiarlo? Altrimenti si rischia di dividere l'elettorato rendendo difficile la vittoria». Un ragionamento condiviso anche da gran parte (non tutto) del Carroccio. Il problema, a questo punto, è tutto di Fratelli d'Italia. Da Meloni & C. sono arrivate solo bocciature di Marchini: «È un radical chic. Noi non lo appoggiamo», è stato il refrain. Boccone indigeribile. Come fare dietrofront adesso? Dalla Lega, invece, arriva un'apertura, peraltro ben accolta dallo stesso Marchini: «Leggo di fantomatici patti segreti con Salvini.... Il giorno che dovessimo sentirci sarà per parlare del programma per rilanciare Roma. Questo è l'unico obiettivo per chi ama Roma», dice l'imprenditore. Il quale usa toni ben più morbidi rispetto al passato anche nei confronti del Cavaliere: «Berlusconi è stato generoso nei miei confronti, esprimendo un giudizio positivo non richiesto, chiunque lo faccia ha la mia grande gratitudine». Berlusconi non si esprime ma al suo posto lo fa il governatore della Liguria Giovanni Toti che però mette i puntini sulle «i»: Marchini abbia più rispetto per i partiti che fino ad oggi ha bistrattato: «L'imprenditore è sicuramente una persona di pregio che sta combattendo la sua battaglia nella Capitale, ma ha avuto nei confronti dei partiti un atteggiamento un po' di esclusione, per quanto mi riguarda».

E poi c'è Milano. Anche qui manca l'ufficialità ma in prima fila rimane Stefano Parisi. «Siamo vicini alla meta», ammette un big di Forza Italia. E Mariastella Gelmini conferma: «Ormai siamo agli sgoccioli, ormai ci siamo: saranno Berlusconi, Salvini e Meloni ad annunciare la scelta nei prossimi giorni». Parisi va bene perché «ha caratteristiche manageriali e conosce già la macchina del Comune di Milano. Se dovesse accettare, e ancora non è detto, potrebbe ricollegarsi al buongoverno di Albertini e Moratti».

Non è dato sapere sei Berlusconi, Salvini e Meloni si rivedranno per un faccia a faccia. Unico appuntamento nell'agenda di Berlusconi è quello di domani: quando a Roma sarà intervistato da Myrta Merlino a L'aria che tira su La7. Argomento: i ricordi di mamma Rosa.

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