Un nuovo fronte di scontro potrebbe presto aprirsi all'interno del governo: quello del conflitto di interessi.
A rilanciare un tema tanto caro alla sinistra e ai Cinque Stelle è stato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che a In 1/2 ora ha spiegato che una legge sul conflitto d'interessi "non può essere rimandata". Questione ribadita anche oggi da Roberto Fico "Negli ultimi trent'anni è mancata una cultura generale dell'indipendenza, lo abbiamo visto anche con il conflitto d'interessi", ha spiegato, "Questa diventa una priorità del Parlamento. Queste leggi non si sono mai fatte perchè nel Paese manca una cultura forte dell'indipendenza ed è una cosa che si deve affrontare".
Ma a frenare i Cinque Stelle è Matteo Salvini che toglie il conflitto di interessi dall'agenda di governo. "Non è una mia priorità", ha detto ai giornalisti che gli chiedevano un commento in merito durante la presentazione del calendario della polizia.
Parole che però non fanno desistere Bonafede: "La legge sul conflitto di interessi è nel contratto di governo", ribadisce il Guardasigilli su
Facebook, "Per noi è una battaglia fondamentale e si farà. Su questo c'è l'impegno del Movimento da sempre. Ci occuperemo anche di conflitto di interessi in editoria per avere finalmente stampa libera e pluralismo in Italia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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