Contagi e rianimazioni in calo. "Da venerdì in tutta Italia via le mascherine all'aperto"

Giù la maschera! Da venerdì quasi sicuramente non sarà più obbligatorio indossare all'aperto non soltanto per le zone bianche, come sembrava inizialmente, ma ovunque e comunque

Contagi e rianimazioni in calo. "Da venerdì in tutta Italia via le mascherine all'aperto"

Giù la maschera! Da venerdì quasi sicuramente non sarà più obbligatorio indossare all'aperto non soltanto per le zone bianche, come sembrava inizialmente, ma ovunque e comunque. In realtà non si tratta di una decisione ufficiale, ma della certezza espressa ieri in televisione, su La7, dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Sono certo che dall'11 di febbraio cadrà l'obbligo di mascherina all'aperto non solo per le zone bianche, ma per l'intero Paese e questo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza. Questa è una discussione che sta avvenendo in queste ore e ho motivi per dire che si possa andare in questa direzione. Quindi quello che esprimo mi auguro che sia la posizione del Governo. Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine».

La notizia che ci fa respirare e sorridere arriva in conseguenza di numeri davvero rassicuranti. Il bollettino di ieri ha fatto registrare, con 41.247, il numero più basso di contagi quotidiani del 2022: per trovare un dato più basso bisogna tornare al 27 dicembre 2021, quando furono 30.810. Certo, i numeri del lunedì sono sempre più bassi del resto della settimana, visto che risentono della minore quantità di tamponi fatti, ma comunque lunedì 10 gennaio i contagi erano ben più del doppio (101.762). E anche la percentuale di tamponi positivi rispetto a quelli messi a referto sta calando. Il dato di ieri (10,47 per cento) è anche in questo caso il più basso del nuovo anno: solo il 29 dicembre c'era stata una percentuale più bassa (9,52).

Altro dato rassicurante quello degli attuali positivi, che dopo ventotto giorni torna a scendere sotto quota 2 milioni (1.990.701). Questo avviene grazie al fatto che per il dodicesimo giorno consecutivo il numero dei guariti (123.823) è ben più alto rispetto ai nuovi contagi. Negli ultimi sette giorni il saldo negativo è stato di 601.934 unità. A questo ritmo in un paio di settimane il numero di positivi sarà ben sotto al milione.

Passiamo ai dati ospedalieri: torna ad aumentare il numero complessivo dei pazienti Covid-19 ricoverati in area critica (18.675, +177 rispetto al giorno precedente) mentre diminuisce ancora il numero di coloro che sono in terapia intensiva (1.423, -8). Attualmente il tasso di occupazione a livello nazionale è rispettivamente del 28,55 per cento e del 14,70, comunque molto sopra il dato del 15 e del 10 che introduce alla zona gialla. Attualmente nessuna regione italiana è sotto il 15 per cento di occupazione dell'area non critica, mentre undici regioni superano il 20 per cento (provincia autonoma di Trento, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, Emilia-Romagna, Basilicata, Puglia, Toscana, Molise, Lombardia, Sardegna e Veneto) e dieci il 30 (Abruzzo, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia, Calabria, Umbria, Lazio, Marche, Campania e Valle d'Aosta).

Per le terapie intensive solo quattro regioni stanno sotto il 10 per cento (Campania, Valle d'Aosta, Molise, Basilicata), tredici superano il 10 (Abruzzo, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Sardegna, Liguria, Sicilia, Puglia, Veneto, Calabria, Lombardia, provincia autonoma di Bolzano e Umbria) mentre Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Marche e provincia autonoma di Trento superano il 20.

Infine i decessi: ieri 326. Negli ultimi sette giorni sono stati 2.599, 34 in meno rispetto ai 2.633 dei sette giorni precedenti. Un lieve calo che però fa ben sperare.

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