Conte cerca spazi fra populisti e putiniani. E sogna la parola "Pace" nel nuovo simbolo

Il capo 5 Stelle alle prese col solito rompicapo del gruppo

Conte cerca spazi fra populisti e putiniani. E sogna la parola "Pace" nel nuovo simbolo
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C'è la seconda votazione sulle modifiche allo Statuto. Quella chiesta da Beppe Grillo. E c'è il pericolo di una lunga battaglia legale sul simbolo del M5s. Ma Giuseppe Conte guarda già avanti e pensa alla sfida vera. Che è quella di trovare uno spazio politico per il nuovo Movimento. «Tra la Lega e Alleanza Verdi e Sinistra», scherza un parlamentare. E non si tratta, più di tanto, di una provocazione. Basta guardare alle posizioni di Sahra Wagenknecht, leader dei tedeschi di Bsw. Ma soprattutto ospite d'onore della kermesse pentastellata dello scorso fine settimana. «La Nato e l'Occidente sono corresponsabili» della guerra in Ucraina, ha detto la tedesca a «Nova».

Dal Pd c'è un silenzio imbarazzato. Anche di fronte alle ultime affermazioni di Conte. Contro la logica delle «porte aperte» sull'immigrazione. Contro i «progressisti salottieri». Una linea simile a quella dei «rossobruni» di Bsw. Che, tra l'altro, sono accusati in patria di vicinanza alla Russia di Vladimir Putin. Ed ecco la mossa europea. Un tentativo già fallito dopo le elezioni per il rinnovo dell'Europarlamento. Quando Conte, con il partito di Wagenknecht, ha tentato di costruire un nuovo gruppo a Bruxelles. Tentativo fallito perché i pentastellati e i rossobruni non sono riusciti ad arrivare al numero necessario per dare vita a una nuova formazione politica europea. Da qui l'alternativa. Con Conte che si è accasato, per il momento, tra i banchi della sinistra radicale di The Left. Adesso, però, il leader del M5s e quello di Bsw si sono dati appuntamento per un incontro di persona, a Berlino o «magari a Roma», ha detto Conte. L'obiettivo è semplice. Riprovare a fare un gruppo europeo. Infatti il Movimento si sente limitato da una collocazione europea a sinistra, anche perché gli iscritti, all'assemblea costituente, hanno scelto di definirsi «progressisti indipendenti».

Un'operazione «pacifista» e «progressista popolare» che aprirebbe la strada alla modifica del simbolo. Conte, per il momento, ha detto che di modificare il logo su cui a breve potrebbe pendere una luna causa legale intentata da Beppe Grillo per adesso non se ne parla. O, meglio, che cambierà quando gli iscritti decideranno di farlo. Ma l'avvocato potrebbe chiedere alla base di esprimersi su qualche ritocco. Il sogno è quello di inserire la parola «Pace».

Così da fare concorrenza ai dem su un terreno scivoloso per il Nazareno, come la politica estera. Intanto entra nel vivo la campagna elettorale interna in vista del voto-bis. Gli anti Conte, riuniti nell'associazione «I Figli delle Stelle», invitano all'astensionismo. I contiani rilanciano con l'hashtag #IoRivoto.

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