Conte corre ai ripari: "Evitare manovra bis" Tria: "Ridurre il debito"

Il premier Conte chiude le porte all'ipotesi di una manovra correttiva. E via XX Settembre incalza il governo: "Bisogna operare sul debito"

Conte corre ai ripari: "Evitare manovra bis" Tria: "Ridurre il debito"

La mannaia della procedura Ue continua a pendere sull'Italia. Di fatto il governo e soprattutto i due vicepremier provano a fare quadrato attorno ai conti cercando di non cedere alle richieste che sono arrivate da Bruxelles. Tra i "compiti a casa" fissati dalla Commissione ci sarebbe anche l'abolizione di Quota 100. Un punto questo su cui Lega e 5 Stelle non sono disponibili ad un negoziato. Parallelamente crescono le quotazioni del "partito della trattativa" in questa durissima trattativa. Un partito composto dallo stesso Mattarella che osserva quanto sta accadendo e dal ticket Conte-Tria. Di fatto via xx Settembre prova a predicare prudenza sulla situazione dei conti e afferma: "I saldi di finanza pubblica saranno sostanzialmente minori, pur a legislazione invariata, di quelli stimati in precedenza e risulteranno di conseguenza coerenti con quanto previsto dal braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita". Parole dunque che suonano come acqua sul fuoco.

Tria poi ha aggiunto: "Le stime fornite dal Governo sono caratterizzate da un elevato grado di prudenza quanto mai opportuno in un quadro economico di incertezze". A questo punto il titolare dell'Economia ha parlato delle scelte che farà il goverbo: "È determinato a centrare gli obiettivi adottando la dove necessario le iniziative adeguate per il loro raggiungimento", dopo aver ricordato che la riduzione delle tasse è "favorevole alla crescita se perseguita salvaguardando la stabilità finanziaria, il governo è al lavoro e questo spiegheremo alla Commissione europea".

Alle parole di Tria si aggiungono quelle del premier Giuseppe Conte che prova a far da sponda a Tria: "L'impegno del Governo è quello di concordare con i partner europei un percorso credibile di riduzione del debito, nel segno della sostenibilità sociale e senza attuare manovre recessive, che sarebbero in contraddizione con l'agenda di rilancio della crescita adottata sin dallo scorso anno". Per il momento la parola "manovra bis" resta tabù. Ma non sono da escludere, in questa fase, colpi di scena...

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