"Presidente, richiamo sempre io i deputati all’ordine…", così Roberto Fico rimprovera Giuseppe Conte. Lo scontro si è consumato nell'Aula di Montecitorio, dove il presidente del Consiglio del governo giallorosso sta tenendo il suo discorso di insediamento. Nel corso della sua arringa, il sedicente avvocato del popolo se l'è presa con un parlamentare di Forza Italia, Felice Maurizio D'Ettore, che stava protestando proprio contro le sue parole.
Il premier stava così intervenendo: "Un lessico più consono e rispettoso delle persone, oltre che della diversità delle idee. Ci impegniamo a essere pazienti anche nel linguaggio, misurandolo sulle esigenze della comprensione. La lingua del governo - D’Ettore, grazie… – sarà una lingua mite…".
Una pausa, quella di Conte, per chiedere all’esponente azzurro di non disturbarlo o interromperlo.
Ma l'"iingerenza" non è piaciuta al presidente della Camera, il pentastellato Roberto Fico, che ha tirato le orecchie al capo del governo, ricordandogli di non uscire dalle proprie competenze: "Sono io a richiamare all’ordine i deputati", la piccata precisazione dell'esponente del Movimento 5 Stelle. E allora Conte abbassa un po' il capo, alza la mano destra a mo' di scuse, facendo ammenda: "Ha ragione, chiedo venia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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