Conte pacifista si candida a premier

Il corteo M5s a Roma contro il riarmo: "Sarà il pilastro dell'alternativa di governo"

Conte pacifista si candida a premier
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Paola Taverna «conduttrice», la tiktoker De Crescenzo è la star, Giuseppe Conte come leader. Il M5s torna e passa dal Vaffa al pacifismo. «Oggi si rompe quella farlocca luna di miele che Meloni ha costruito con una parte degli italiani con le menzogne e con le bugie. Oggi costruiamo il primo pilastro dell'alternativa a questo vergognoso governo, così vergognoso che ha talmente paura della democrazia che sta costruendo norma dopo norma una serie di misure per reprimere il dissenso politico, la resistenza passiva e per impedirci di venire in piazza. Da qui parte l'alternativa di governo», dice Conte, che parla da candidato premier e vuole partire dal corteo di Roma contro il riarmo per riprendersi la guida dell'opposizione. Il M5s riempie una piazza dopo anni e si pone, di fatto, come contraltare del Pd nel variopinto campo delle opposizioni. «Siamo 80 mila!», esultano i pentastellati quando la manifestazione contro il riarmo ancora deve arrivare al palco finale, allestito ai Fori Imperiali, a Roma. «Un messaggio mi ha colpito in particolare, il signor Bruno sui social: Ho 93 anni, la guerra l'ho vista, non so quanto mi resta da vivere ma voglio venire in piazza a spiegare che la guerra fa male. Dove sei Bruno? Eccolo! Non sei solo! Siamo in centomila mi dicono», insiste Conte sui numeri, durante il suo intervento finale. «Via dei Fori Imperiali è piena di persone. Una immagine incredibile», rivendica Taverna.

Conte lancia la sfida al Pd e si infila nelle contraddizioni di Elly Schlein. «Da questa piazza arriva un messaggio forte e chiaro: non vogliamo un piano di riarmo da ottocento miliardi, vogliamo un percorso di pace che veda l'Europa protagonista. - spiega alla partenza del corteo - Sono contento che le forze di centrosinistra siamo tutte qui».

Tra i leader del centrosinistra sono presenti Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs, il Pd si affaccia con una delegazione, mentre i manifestanti scandiscono cori contro Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Carlo Calenda. «E ancora abbiamo le elezioni dei liberali, che vogliono cancellare il Movimento 5 stelle, soprattutto i vostri milioni di voti che ci avete votato, questi sono i veri vigliacchi», colpisce Conte, in riferimento alle parole pronunciate sabato scorso da Calenda. Molto gettonati gli attacchi contro Israele. Nel corteo sventolano diverse bandiere palestinesi, oltre a quelle della Pace e del M5s. «Cara Meloni, caro governo: proteggere il territorio in Ucraina ma se si tratta di Gaza vi girate dall'altra parte e, anzi, andate a stringere la mano al criminale Netanyahu», alza i decibel Conte. Sul palco si alternano il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio - che porta i saluti di Sabrina Ferilli e Laura Morante - padre Alex Zanotelli, l'organizzatore della Marcia della Pace Flavio Lotti, Barbara Spinelli, Alessandro Barbero in videocollegamento.

Ai piedi del palco, però, la vera stella è la tiktoker artefice dell'«invasione» partenopea a Roccaraso. «Spero di incontrare Conte. Devo studiare. Non conosco né Conte, né Renzi, né De Luca. Li conosco solo di nome, ma non ne capisco molto di politica. Ti vuoi candidare? Sì.

Con il M5s? Non lo posso dire, non lo posso dire», dice Rita De Crescenzo, assaltata dai cronisti dopo l'appello social in cui aveva invitato a partecipare alla manifestazione pacifista. Lei in platea, Conte sul palco, Schlein fuori.

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