Un crollo costante nei sondaggi e una massiccia perdita di consensi: questa la forte preoccupazione di Giuseppe Conte, la cui strategia ora mira a mantenere le preferenze personali. Sa benissimo che il calo di fiducia registrato in questi giorni è dovuto specialmente ai mancati aiuti forniti dallo Stato per rispondere ai danni provocati dal Coronavirus. E le proteste nelle piazze di questi giorni sono l'ennesima dimostrazione. Non a caso è al lavoro anche per ricostruire quella struttura che nei primi mesi dell'emergenza Covid-19 lo aveva portato a ottenere un buon indice di gradimento. Un momento di gloria che però è durato poco: da settimane ormai è travolto da un'onda negativa che gli ha fatto perdere molti punti percentuali. Adesso studia come correre ai ripari.
L'occasione giusta, sostiene, è quella di provvedere all'erogazione immediata dei ristori. Nell'ultimo decreto è contenuto un nuovo pacchetto di aiuti per le attività e le famiglie maggiormente colpite dalle ulteriori restrizioni, mediante aiuti raddoppiati per chi sarà costretto a chiudere e il rinvio delle tasse di novembre indipendentemente dalle perdite di fatturato per le attività delle zone rosse. Si avvicina sempre di più il 15 novembre, data entro cui il governo ha promesso di far arrivare i primi soldi sui conti correnti dei titolari delle attività interessate. Il timore del premier è quello di non riuscire a mantenere l'impegno, consapevole che ciò eventualmente comporterebbe l'ennesimo crollo di consensi.
La mossa di Conte
"In un periodo di difficoltà e di giuste preoccupazioni, possiamo dare una notizia positiva: sono passati soli nove giorni dall'emanazione del primo decreto Ristori, e l'Agenzia delle Entrate ha già emesso i primi mandati di pagamento per accreditare il contributo a fondo perduto agli operatori economici", ha dichiarato con entusiasmo Roberto Gualtieri. Parole che vanno lette come un'azione per tranquillizzare il presidente del Consiglio, che in questi giorni starebbe esercitando un forte pressing sul Ministero dell'Economia e sull'Agenzia delle entrate per mantenere la promessa fatta di fronte agli italiani.
La fiducia nel governo continua a calare proprio nelle settimane cruciali per fronteggiare la seconda ondata. Sulla scrivania di Palazzo Chigi, scrive Marco Antonellis su Affari Italiani, sarebbero arrivati negli ultimi giorni numeri "riservati" e sconfortanti che rivelano un calo di popolarità di Conte di oltre il 4%.
La sua strategia per riconquistare rapidamente preferenze si muove su due piani: da una parte erogare immediatamente i ristori per placare l'ira delle piazze; dall'altra far comprendere ai cittadini che la pericolosità del Coronavirus ("un treno che sta correndo") l'ha costretto a dividere l'Italia in tre aree per mettere a tacere le proteste delle Regioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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