La contro-petizione già a 4.600 firme

Successo per l'iniziativa del Giornale. Per Berlusconi al Famedio anche tanti nomi illustri

La contro-petizione già a 4.600 firme
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«Silvio Berlusconi al Famedio in nome nostro». In tanti, anzi in tantissimi, lo hanno chiesto, sottoscritto, condiviso. Quasi gridato. Con tanto di firma, in migliaia hanno ribadito il loro affetto e la loro riconoscenza al compianto Cavaliere, sul quale negli ultimi giorni si erano riversati irrispettosi livori postumi.

La contro-petizione lanciata dal Giornale in risposta a chi vorrebbe escludere l'ex premier dall'Olimpo dei milanesi illustri ha suscitato consistenti adesioni sin dalle prime ore. E non poteva che essere così, visto il rapporto di stima che ha sempre legato la maggioranza degli italiani al fondatore di Forza Italia. Di fronte alla disturbante raccolta firme avviata da Federica Borrelli, figlia del fu procuratore di Milano, contro la decisione di iscrivere Berlusconi nel prestigioso elenco del Famedio, la reazione è stata immediata.

Sul sito della nostra testata, www.ilgiornale.it, le sottoscrizioni alla contro-petizione in favore del Cavaliere sono iniziate a piovere senza fermarsi più. Mentre scriviamo questo articolo, l'appello online avviato ieri ha già superato la soglia delle 4600 firme e il numero è certamente destinato a crescere, vista la rapidità con cui il contatore sta avanzando. In molti casi, peraltro, i firmatari hanno voluto aggiungere anche un loro commento, a sottolineare il loro convinto sostegno all'iniziativa. «Aderisco in modo inequivocabile», si legge ad esempio accanto a uno dei nominativi del lunghissimo elenco.

E c'è chi ha voluto ricordare Silvio Berlusconi come «un grande personaggio della politica, dello sport, del mondo imprenditoriale», in riferimento ai suoi numerosi successi in quegli ambiti. «È stato il primo degli italiani e un posto nell'elenco del Famedio gli è dovuto di diritto», ha osservato un altro aderente alla nostra raccolta firme. Dello stesso tenore il tributo con cui un altro cittadino, Federico, ha accompagnato la propria sottoscrizione: «Berlusconi è stato una delle personalità più importanti d'Italia a cavallo tra questo e il passato secolo. Merita un posto tra i grandi di Milano».

E pensare che, diversamente, da sinistra c'è ancora chi si ostina ad avversare l'ex premier anche ora che non c'è più, riservandogli una sorta di damnatio memoriae ideologica senza fine. «L'odio rosso non ha rispetto neanche per i morti», si legge al riguardo in uno dei commenti inviati tramite il modulo compilabile con facilità sul nostro sito. In quello spazio, poi, c'è anche chi ha scritto una sorta di poesia, tratteggiando alcune delle caratteristiche per le quali il Cavaliere va incluso nel pantheon di Milano. «Innovatore e visionario: edilizia, televisioni, calcio. Tecnica assoluta, forza per vincere». Parole che in qualche modo interpretano una memoria collettiva spontanea e sincera, che riteniamo vada difesa da chi invece vorrebbe ancora oggi avvelenarla, nel nome di antichi e mai sopiti rancori.

In questo senso, fa piacere osservare come la contro-petizione lanciata dal Giornale stia suscitando una partecipazione così trasversale, tallonando (dopo sole ventiquattr'ore) la raccolta firme anti-Silvio avviata invece già da due giorni. Altrettanto positivo è che tanti cittadini sui social stiano condividendo l'iniziativa per favorirne la diffusione.

Tra gli altri, a rilanciare sulla rete la petizione sono stati l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, la deputata di Forza Italia Catia Polidori, l'ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, e numerosi circoli di Forza Italia. E c'è ancora posto per tante altre firme: qualora non l'aveste ancora fatto, anche per la vostra.

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