Correzione lampo al dl Flussi: ok della Camera

Inserita una norma transitoria di 30 giorni. Nel testo l'elenco dei Paesi sicuri

Correzione lampo al dl Flussi: ok della Camera
00:00 00:00

Dopo il veloce ritorno in commissione Affari costituzionali, per una correzione tecnica, il decreto Flussi sbarca in Aula a Montecitorio per il voto di fiducia e incassa il via libera con 180 si. Ora la palla passa al Senato che deve procedere alla conversione entro il 10 dicembre.

L'impianto del provvedimento resta immutato, tranne per la norma transitoria, inserita in extremis, che posticipa di 30 giorni, per esigenze organizzative, il trasloco dalle pratiche legate ai trattenimenti di immigrati dalle sezioni specializzate alle Corti di Appello. Il decreto assorbe altre due misure: l'elenco dei Paesi sicuri, varato dal governo con un decreto e trasformato in emendamento, e la segretezza degli atti riferiti all'accordo tra l'Italia e paesi terzi (come nel caso della Libia) per la fornitura di mezzi necessari al contrasto dell'immigrazione illegale e del business degli scafisti. Il decreto introduce, inoltre, norme che rivoluzionano il sistema delle quote di immigrati destinati a soddisfare la richiesta di manodopera.

Innanzitutto viene modificato il click day, la giornata dedicata alle aziende per far domanda di manodopera straniera. Con il nuovo meccanismo sarà abrogato il click day nazionale ma verrà spalmato per settori e regionali. Nel 2025 sarà autorizzato inoltre l'ingresso di 10mila stranieri destinato all'assistenza di anziani e disabili. Saranno potenziati i controlli per evitare truffe e inasprite le pene per le aziende. L'iter verso l'approvazione è stato accompagnato da una lunga maratona parlamentare con l'ok alla fiducia arrivato in serata.

La discussione in Aula si accende. Il Pd annuncia il no alla fiducia e attacca: «Questo provvedimento è parte della ferocia ideologica che anima da tempo il capo della Lega e vicepremier. Come fate a votare una porcata del genere». Ribatte dal fronte Fdi Francesco Mura: «Rispediamo al mittente tutte le accuse di cinismo dicendo che lo Stato si deve riappropriare con determinazione della gestione dei flussi migratori con lo scopo di portare la legalità».

Tra gli ordini dei giorni spicca quello della Lega che impegna il governo a verificare il pagamento delle tasse come requisito principale per il rilascio del

permesso di soggiorno oppure quello di Forza Italia, a firma del deputato Paolo Emilio Russo, per varare un regolamento per codificare l'accesso alle informazioni dei dispositivi elettronici degli immigrati trattenuti nei Cpr.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica