Mercoledì scorso Beppe Grillo rompeva gli indugi e concedeva un'intervista al Corriere della Sera per annunciare che il Movimento 5 Stelle è pronto a dialogare con tutti (Pd in primis) su due temi caldi: la Rai e il reddito di cittadinanza. Oggi, a distanza di appena sei giorni, sempre il quotidiano di via Solferino ospita tra le sue pagine un'intervista per ospitare Gianroberto Casaleggio. Il messaggio è sempre lo stesso. "Il Pd propone aperture - dice il guru pentastellato - ma è il M5S che da sempre è disponibile al confronto parlamentare con tutte le forze politiche sulle sue proposte e soprattutto sul reddito di cittadinanza ed è aperto ad accogliere miglioramenti, mentre Renzi procede a colpi di fiducia stroncando qualsiasi discussione nel merito".
Il Corriere della Sera megafono del Movimento 5 Stelle. Due interviste a stretto giro per mandare una sorta di "pizzino" al premier Matteo Renzi che, dopo la rottura del Patto del Nazareno, sta diperatamente cercando nuovi alleati per portare a casa le misure che ha in mente. Il momento politico è piuttosto fluido. Ieri l'ex Cinque Stelle (oggi nel Pd) Lorenzo Battista ha invitato gli altri esuli grillini a entrare nella maggioranza. A patto che Renzi sganci un dicastero. Nel dibattito è entrato a gamba tesa Casaleggio che è tornato a ventilare alleanze contro natura pur di evitare "la deriva a destra". E ha avvertito che per lui e Grillo non è nell'aria di farsi da parte. "Prima o poi succederà - mette in chiaro - per ora non è previsto".
Al centro del confronto parlamentare Casaleggio mette, ancora una volta, il reddito di cittadinanza. "Il problema non è solo sociale ma anche politico - spiega al Corriere della Sera - perché dove sono scomparsi gli ammortizzatori sociali, di solito si è imposta l’ultradestra, a partire dal nazismo". Secondo il guru pentastellato, togliere dalla disperazione e dalla povertà milioni di poveri è "un obbligo morale e non è neppure qualcosa di nuovo". "Il reddito di cittadinanza esiste nella maggior parte dei Paesi civili e in Europa solo Grecia e Ungheria non ne dispongono - continua - è una battaglia di civiltà in cui le appartenenze politiche devono scomparire".
Come già annunciato da Grillo, il secondo punto del confronto è la riforma della Rai, tanto cara al premier e ancor più cara ai grillini. "il modello deve comunque scindere nettamente la politica dall’informazione - spiega Casaleggio - quindi nessuna ingerenza da parte dei partiti e neppure dal governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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