Così il Pd affossa l'Emilia: tagli ai Comuni e nuove tasse

Il sindaco di Ferrara: "Fondo di solidarietà, taglio da 1,5 milioni". E sulla Regione peseranno la sugar e la plastic tax

Così il Pd affossa l'Emilia: tagli ai Comuni e nuove tasse

In tempo di magra, anche 1,5 milioni di euro per una città valgono come l’oro. Il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, era convinto di poter contare su quel trasferimento che dallo Stato arriva normalmente agli enti locali. Solo che col nuovo anno è arrivata anche la (brutta) notizia del "taglio" operato da "questo governo" che peserà "sul bilancio del Comune, colpevole, in sostanza, di essere più virtuoso degli altri”.

I fondi al centro della querelle sono quelli del Fondo di solidarietà comunale, strumento con cui lo Stato realizza un prelievo delle risorse (standard) di gettito IMU per poi effettuare una redistribuzione. Nel 2019 Ferrara aveva ricevuto 28,5 milioni di euro (come nel 2018), mentre per l’anno in corso dovrà accontentarsi di 27 milioni. "I giallorossi - spiega Fabbri - hanno pensato bene di riapplicare le logiche perequative che la Lega al governo aveva sospeso, togliendo alle realtà che funzionano meglio per dare a quelle meno efficienti". Il Conte I, infatti, aveva bloccato con la legge di bilancio del 2018 l'incremento della quota di risorse da distribuire in base al criterio della perequazione, assegnando ai Comuni la stessa cifra incassata l’anno precedente. Nell’ultimo Decreto Fiscale, invece, il Conte II ha previsto "un incremento annuo del 5% sia del target perequativo", provocando una diversa distribuzione delle risorse ai Comuni. E così Ferrara ci ha rimesso. Fabbri parla di una decisione che va "in direzione totalmente contraria" alla richiesta di autonomia avanzata da Stefano Bonaccini. Una "mannaia" che “peserà doppiamente sui territori colpiti dal sisma che da quest’anno, sempre grazie al Conte bis, sono usciti dal sistema di tutele".

La denuncia del primo cittadino leghista (che segue quella di molti amministratori veneti) agita il dibattito politico in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio. Dei 9 Comuni capoluogo di provincia in Emilia, ben 7 hanno registrato un decremento più o meno consistente della somma ricevuta dal Fondo di Solidarietà. "Il Pd di Bonaccini taglia i fondi agli enti locali", attacca Salvini cavalcando l'onda e ricordando "la spada di Damocle" della manovra giallorossa che pende sulla Regione. Il governo, dice il Carroccio, "stanga imprese e lavoratori, tassa plastica e zucchero e trova circa 4 milioni per l’accoglienza degli immigrati". Sugar tax e tassa sulla plastica a molti sono sembrate in effetti un autogol del governo “amico” Pd-M5S nei confronti del governatore uscente. Per Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna saranno un "freno alla locomotiva" emiliana. "Le imprese della Regione - spiegava - escono penalizzate più di altre dalla Legge di Bilancio", nonostante le rimodulazioni o rinvii (sugar tax in vigore solo da ottobre, quella sulla plastica da luglio). "La decisione di questo governo di mantenere queste tasse - concludeva - finirà col danneggiare alcune eccellenze emiliano romagnole quali il settore agroalimentare e la packaging valley”.

Non è un caso, dunque, se l’ex ministro dell’Interno, in questi giorni in tour permanente in Emilia, punta il dito contro Bonaccini e il governo Pd, rivendicando invece quanto fatto dal Carroccio al governo.

“La Lega di governo aveva destinato ai sindaci della Regione più di 7 milioni solo per la sicurezza (videosorveglianza, spiagge e scuole sicure, sicurezza nei centri urbani e per iniziative contro le truffe agli anziani) - dice il ministro - In più erano arrivati altri 2 milioni ai Comuni emiliano-romagnoli sotto i 20mila abitanti. Ricetta del Pd: più tasse e più immigrati. Ricetta della Lega: più sicurezza e più investimenti”.

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