"Così la tecnologia ha migliorato la mobilità dei taxi e dei suoi utenti"

Alessandro Casotto: "Grazie alla nostra app ridotti i tempi di attesa e i costi"

"Così la tecnologia ha migliorato la mobilità dei taxi e dei suoi utenti"
00:00 00:00

La tecnologia al servizio della mobilità non è un concetto per pochi fortunati ma è una realtà ormai applicata nella vita di tutti giorni. A spiegare come si evolve il settore della tech mobility è Alessandro Casotto, presidente RadioTaxi028585 a Milano e presidente InTaxi App.

Come nasce il servizio del taxi tramite app?

«L'idea prende il via nel 2017 dalla volontà comune di due tra i più importanti radiotaxi italiani: il 028585 di Milano e il 066645 di Roma. Restando realtà indipendenti, abbiamo collaborato per offrire un servizio nazionale basato su professionalità, tecnologia e rispetto delle regole, il tutto racchiuso in un'app di semplice utilizzo per tutti. Oggi copriamo il territorio in 60 diverse città e ne abbiamo altre pronte a entrare».

Qual è l'elemento distintivo?

«Il cuore dell'applicazione è altamente tecnologico: aggiorniamo continuamente le sue piattaforme e di recente abbiamo effettuato una riscrittura completa, senza che gli utenti se ne accorgessero. Le corse vengono assegnate con modalità che tengono conto del territorio, perché Milano è differente da Roma, e sono entrambe diverse da tutte le altre città italiane: grazie al nostro sistema facciamo in modo che arrivi la macchina più vicina. In questo modo abbattiamo i tempi di attesa e i costi per i clienti».

Come funziona il vostro servizio?

«Quando viene assegnata la corsa, il sistema calcola automaticamente il tragitto che il tassista farà per andare a prendere il cliente e prende la chiamata l'auto che si trova più vicina. Sebbene sembri un passaggio banale, questo è un elemento particolarmente sofisticato perché l'elaborazione avviene in una frazione di secondo. Il calcolo avviene grazie a un complesso algoritmo che, oltre al traffico, valuta anche i sensi unici e la viabilità generale. La nostra sfida è trovare soluzioni funzionali per la tutela del cliente. In quest'ottica, il sistema applica tariffe calmierate, dove previste da norme regionali o comunali, che non risentono della domanda. Inoltre, voglio sottolineare che i clienti non immettono la propria destinazione al momento del pagamento: è una scelta per garantire un servizio indistinto e la massima tutela della privacy».

Gli utenti si lamentano del mancato utilizzo del pos sui taxi.

«Sfatiamo una leggenda popolare: noi nel 2011 abbiamo portato in Assemblea dei soci una delibera per rendere obbligatoria la possibilità per il cliente di effettuare pagamenti elettronici. È una narrazione nata con l'approdo delle multinazionali. A volte capita che non funzioni ma sono casi sporadici. Inoltre, con l'utilizzo dell'applicazione, il cliente può registrare la propria carta per effettuare direttamente il pagamento».

Come vede il futuro della tech mobility?

«Noi siamo nati dal know-how delle società tradizionali di taxi e guardiamo avanti per sfruttare tutte

le innovazioni che vengono messe a disposizione. Siamo in continua evoluzione e il nostro sistema è replicabile. Riteniamo che si possa essere sempre più professionali, efficienti e competitivi nel rispetto delle regole».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica