Cotticelli, la sinistra punta il dito. Ma fu nominato dai grillini

Rimpallo di responsabilità su Saverio Cotticelli, commissario straordinario alla sanità in Calabria. I giallorossi attaccano Salvini per la nomina, avvenuta nel 2018, ma è il Conte-bis che lo ha riconfermato con maggiori poteri

Cotticelli, la sinistra punta il dito. Ma fu nominato dai grillini

“Con i valori della competenza, onestà e trasparenza sono sicura che porterà buoni risultati”. L’allora ministro della Salute, la grillina Giulia Grillo, il 7 dicembre 2018, non aveva dubbi sulla nomina del generale dei carabinieri Saverio Cotticelli come commissario straordinario alla sanità in Calabria.

Il premier Conte ha annunciato la rimozione di Cotticelli dopo la messa in onda dell’intervista rilasciata alla trasmissione Titolo V in cui il generale ammette con un notevole imbarazzo di non sapere che spettasse a lui il compito di preparare il piano Covid per la Calabria. "La scandalosa inadeguatezza del commissario Cotticelli dimostra la scandalosa inadeguatezza di tutto il governo, che l'aveva appena confermato alla guida della Sanità calabrese. I cittadini non meritano uomini come Arcuri e Cotticelli, ora sia la Calabria a riprendersi in mano la sua dignità e la sua Sanità", ha subito attaccato il leader della Lega Matteo Salvini.

Ma le risposte dei giallorossi non si sono fatte attendere. Nicola Fratoianni di LeU attacca: Matteo Salvini sembra il Trump di queste ore. Come un pugile suonato che si perde così tanto nel suo sciocchezzario quotidiano da scordare che Cotticelli fu nominato commissario per la Calabria dal governo in cui lui era vicepremier, il 7 dicembre 2018...". Peccato, però, che la nomina sia stata fatta dalla Grillo, esponente di quel M5S che ora governa col Pd. È lei che affida a Cotticelli il mandato di realizzare il Piano di rientro della sanità calabrese. Tra gli interventi prioritari c’è “il completamento e attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza”. Il neo commissario, ricorda Open, subentrava a Massimo Scura, una personalità che era invisa sia all’allora presidente regionale Mario Oliviero, ma soprattutto al M5S che per quel ruolo pretendeva “legalità” e “onestà”. “Spesso dove c’è inefficienza, c’è illegalità”, erano state le parole di Cotticelli il giorno del suo insediamento.

Ma quel che non torna in questa vicenda è lo scaricabarile di responsabilità che la sinistra ha subito portato avanti nei confronti di Salvini. "Salvini ha cacciato dal suo partito i dirigenti della Lega che hanno organizzato quella pseudo manifestazione sotto casa del sindaco di Bergamo Gori? Se non lo fa diventa corresponsabile di quell'atto ignobile", ha scritto su Twitter Alessia Morani (Pd), sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico. Peccato che sia stato proprio il governo giallorosso di cui la Morani fa parte ad aver confermato Cotticelli neanche tre giorni fa. Ma non solo. Il governo Conte-bis ha persino potenziato la figura del commissario ad acta rendendolo responsabile “ove delegato” del Programma operativo di potenziamento delle terapie intensive e semi-intensive.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite a Stasera Italia, rispondendo alle polemiche su Cotticelli, ha spiegato: "Questo commissario era stato nominato dal governo precedente e non era stato rinominato, come invece erroneamente ho sentito dire in queste ore, dal nostro governo".

E ha concluso: "Mercoledì, molto prima che scoppiasse questa polemica, abbiamo approvato in consiglio dei ministri un decreto legge sulla sanità in Calabria che crea finalmente le condizioni per la ripartenza perché mette più risorse, dà più poteri a chi deve governare quella sanità, mette in campo competenze più significative e secondo me crea le condizioni finalmente per una ripartenza".

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