Era il 2006, massimo splendore del "regno" Grillo-Casaleggio. Il blog, riferimento e verbo dei pentastellati, era nella top ten dei siti mondiali. Leader incontrastato in Italia. Ora, lo schianto. Il sacro "www" del M5S è precipitato al numero 7.447 nel mondo e al 154 esimo nel nostro Paese. Un botto che quasi se ne sente il rumore. Ed è Alexa (del gruppo Amazon), principali aziende mondiali che si occupano di statistiche Internet e partner di Google nel determinare il ranking dei siti, a certificarne la caduta. Da 5 milioni di giugno ai 2,2 di oggi. Una Caporetto del click, insomma.
Le motivazioni di questo brusco calo sono molteplici: in primis, l'impegno politico di molti seguaci del comico genovese, in secundis la sicura disaffezione dei frequentatori del web per le cose di casa Grillo-Casaleggio. Solo stamattina sul blog si poteva leggere: "Il trucco per far passare il singhiozzo"; "Non mangiate mai la parte verde della patata"; oltre ai vari e svariati "Clamoroso", "Incredibile", "Non ci crederete mai", partoriti dai figliastri del blog "La Cosa" e "Tze, Tze".
Insomma, la macchina dei click (e dei soldi) sembra essersi inceppata. Sarà che poi nei post pubblicati di clamoroso o incredibile, non c'è mai nulla. Eppure, il blog di Grillo continua a dettare la linea politica dell'intero Movimento ed anche dei parlamentari. Molti, infatti, degli "infedeli" espulsi dal M5s hanno duramente contestato le dinamiche di gestione e divulgazione dei contenuti del blog.
Ma, ciò che più importa, come portato alla luce dal programma Report: dove vanno a finire i soldi incassati con i click?Una cosa è certo: nel Movimento 5 stelle nessuno ha il singhiozzo per più di un secondo e, soprattutto, nessuno si permette di mangiare la parte verde della patata.
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