Crollo dei test e 17mila casi. Positivi, l'indice vola al 13,6%

Elevato il numero dei decessi (141). Non si arresta la crescita delle terapie intensive: +76, a quota 1.284

Crollo dei test e 17mila casi. Positivi, l'indice vola al 13,6%

Ieri la curva epidemica dei contagi è tornata a piegare verso il basso. Ma il risultato non deve far cantare vittoria troppo presto, perché risente, come ogni lunedì, del numero minore di tamponi eseguiti.

I nuovi casi registrati ieri sono stati 17.012, con un netto e positivo passo indietro rispetto ai 21.273 del giorno precedente. Ma sono stati effettuati 124.686 tamponi, rispetto ai 161.880 del giorno prima, come emerge dal bollettino sull'emergenza Coronavirus pubblicato dal ministero della Salute e dall'Istituto Superiore della Sanità.

È invece salito a quota 37.479 il numero delle vittime totali dall'inizio della pandemia, con 141 morti nelle ultime ventiquattro ore (il giorno prima erano stati 128).

Così ora il totale degli attualmente positivi in Italia è di è salito a 236.682, dei quali 222.403 si trovano in isolamento domiciliare. Il numero di ricoverati è invece di 12.997, con un incremento di 991 rispetto ai 719 che si erano registrati il giorno prima.

I pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva attualmente sono 1.284(+76) e, con il passare delle ore, cresce sempre di più il timore che si esauriscano i posti letto a disposizione sul territorio, come era accaduto già a primavera.

A livello locale è la Lombardia, con 3.570 nuovi casi, ma con 14mila contagi in meno di ieri, la regione maggiormente colpita, seguita dalla Toscana (+ 2.171) e dalla Campania (+1.981). Anche Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lazio ieri hanno superato i 1000 nuovi casi in un giorno. Solamente in Basilicata il quadro ha tinte meno drammatiche, con otto nuovi positivi.

Sul fronte dei ricoveri resta sempre la Lombardia la regione maggiormente penalizzata, con 2.459 persone prese in carico nelle strutture sanitarie per Covid (242 in terapia intensiva), seguita da Piemonte e Lazio. A livello di terapie intensive, oltre a Lombardia e Lazio, l'indice di occupazione è alto anche in Campania. Ma l'età media dei nuovi casi ieri è circa 43 anni.

Sul fronte dei decessi va meglio in Lombardia, dove si è passati dai 25 di ieri ai 17 odierni, per un totale di 17.252 dall'inizio dell'emergenza. Milano è ancora fronte caldo.

In Emilia Romagna la provincia con più contagi è quella di Bologna (267), a seguire Reggio Emilia e Modena (entrambe con 151 nuovi casi), Piacenza (121), Parma (105), Rimini (106) e Ravenna (87). In Toscana, invece, sono stati 2.171 i nuovi positivi su un totale di 33.461 casi, registrati dall'inizio dell'epidemia. Gli attualmente positivi sono 19.376, +11,9 per cento rispetto a 24 ore prima. Nel Lazio è salito, invece, il rapporto tra positivi e i tamponi. «I ricoveri di questa seconda ondata hanno già superato la quota massima della prima ondata con una ascesa della curva molto repentina - ha chiarito l'assessore regionale alla Sanità -. La priorità del sistema sanitario è salvare vite umane».

L'unica buona notizia

arriva da dato sui guariti: 2.423 nelle ultime 24 ore. Il numero totale delle persone che hanno sconfitto il virus con l'isolamento o sono uscite dai reparti ospedalieri dedicati al Covid è infine ora di 268.626 persone.

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