"Cultura e Identità" lancia un manifesto. "Diamo voce e orgoglio all'Italia minore"

Con Sylos Labini anche Veneziani, Cracco, Fusaro e Meluzzi

"Cultura e Identità" lancia un manifesto. "Diamo voce e orgoglio all'Italia minore"

«Rilanciare i nostri territori partendo dalla nostra identità culturale, dalla bellezza di chilometri di arte che noi spesso calpestiamo senza accorgerci che siamo il Paese più bello del mondo». Questo è l'obiettivo dichiarato di Edoardo Sylos Labini che al Teatro Quirinetta, ha presentato la nascita della Fondazione Città identitarie.

Sylos Labini, che quattro anni fa dal palco del teatro Manzoni di Milano ha lanciato in abiti dannunziani la fondazione Cultura e Identità, oggi si propone di dar voce a cento piccoli Comuni e borghi che sono lo scheletro del nostro Bel Paese e che vogliono raccontare la propria storia e le proprie radici. Un'idea che nasce due anni fa quando, in piena pandemia, da Civita di Bagnoregio, insieme a Vittorio Sgarbi, Sylos Labini ha lanciato un manifesto per rilanciare le città italiane. Tra gli altri firmatari del manifesto, che sarà pubblicato sul prossimo numero del mensile Cultura e Identità del 24 giugno prossimo, si annoverano personalità come l'intellettuale Marcello Veneziani, lo chef Carlo Cracco, il filosofo Diego Fusaro, lo psichiatra Alessandro Meluzzi, il vicedirettore del Giornale Francesco Maria Del Vigo e il deputato di Fratelli d'Italia Federico Mollicone. «Non siamo un partito. Siamo un movimento culturale presente in tutta Italia», ha subito precisato l'attore e regista che per 27 anni ha calcato i palchi dei teatri dei grandi e dei piccoli centri. «Ho recitato dovunque, dall'entroterra sardo alla Valle d'Aosta, e ho conosciuto e imparato ad amare il nostro Bel Paese», ricorda Sylos Labini.

Nell'ambito di queste impegno culturale si inseriscono i prossimi Festival di CulturaIdentità a Senigallia (24-26 giugno) e a Vibo Valentia (2-3 agosto). Nelle Marche, il critico d'arte Sgarbi racconterà le radici rinascimentali della città, partendo dalla celebre Madonna di Senigallia. Si parlerà, inoltre, della strage compiuta da Cesare Borgia contro i suoi nemici. Quella sarà l'occasione per affrontare il tema delle «lobby e delle logge di oggi e di ieri» insieme a Luca Palamara, autore del libro Il Sistema che proprio Sylos Labini ha messo in scena in teatro. In Calabria, invece, si ripercorrerà la storia dell'antica Hipponion, l'attuale Vibo Valentia, una delle capitali della Magna Grecia. «Noi siamo partiti dal piccolo, dai territori per poi indagare l'universale, ossia il nostro grande patrimonio culturale. Dobbiamo riscoprire il senso di appartenenza», spiega Raffaella Salamina, direttore del GiornaleOFF e vicedirettore di Cultura e Identità. «Noi non vogliamo soltanto amare e tornare ai fasti del passato con malinconia. Cerchiamo anche di fare nuove proposte. Siamo futuristi», chiarisce Sylos Labini che, con una punta d'orgoglio, rivendica con ItaliaNFT, il primo marketplace per l'acquisto di opere digitali.

A tal proposito, il deputato meloniano Mollicone, in rappresentanza dell'intergruppo parlamentare cultura, arte e sport, ha annunciato di essere il primo firmatario una proposta di legge che punta di istituire un fondo specifico del Mic sugli NFT.

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