Un abito per ogni occasione: sta diventando questo il motto che vede i due candidati alla Casa Bianca puntare anche sul look per conquistare nuovi elettori. A ridosso del voto, Kamala Harris e Donald Trump hanno adattato l'abbigliamento all'immagine che vogliono trasmettere come leader. Entrambi generalmente optano per un abbigliamento classico: la vicepresidente in tailleur sobri con i tacchi, il tycoon nei suoi classici completi Brioni scuri con cravatta rossa. Ogni volta che si discostano da queste «uniformi», come sottolinea anche il Wall Street Journal, stanno inviando messaggi strategici agli elettori, nel tentativo di raggiungere anche l'ultimo americano ancora indeciso.
E così Trump pur non abbandonando mai il suo tradizionale completo, indossa accessori da «uomo del popolo», come il gilet da netturbino con cui è apparso in Wisconsin, quando ha voluto sfruttare il passo falso di Joe Biden che ha definito il suoi sostenitori «spazzatura», ed è salito a favore di telecamera nella cabina di un camion dell'immondizia con tanto di scritta Make America Great Again. O ancora il grembiule di McDonald's in un ristorante della catena di fast-food nella contea di Bucks, in Pennsylvania. Dopo una breve lezione da un dipendente, The Donald ha immerso qualche cestino di patatine fritte nell'olio, aiutando a riempire alcuni sacchetti da asporto. «Ci vuole una grande competenza per farlo bene e velocemente», ha detto con un sorriso prima di rispondere alle domande di elettori e giornalisti attraverso lo sportello drive-through. Quelli dell'ex comandante in capo sono entrambi tentativi, insieme all'immancabile berretto Maga (Make America Great Again), di sottolineare il suo legame con la classe operaia.
Harris, invece, ultimamente indossa i jeans in diverse occasioni, come quelli a gamba larga per cui ha optato in Nevada, Pennsylvania e Georgia. Secondo Elizabeth Holmes - che scrive spesso sullo stile dei politici nella sua newsletter, So Many Thoughts - questa mossa punta a rendere Harris «più accessibile» al pubblico, mostrando un lato più country e meno couture. «I jeans - sottolinea - la portano fuori dallo Studio Ovale, tra la gente, una strada che penso la campagna sia stata ansiosa di seguire, soprattutto in questo rush finale». «Sta cercando di dire sono una di voi e lavorerò per voi», aggiunge Deirdre Clemente, docente di storia all'Università del Nevada, che ha scritto molto sullo stile presidenziale. E che ora definisce l'immagine di Harris in jeans «culturalmente profonda».
D'altronde, questo capo di abbigliamento viene considerato bipartisan, e in un articolo del 2009 sul Washington Post che parlava dei presidenti in jeans, Robin Givhan ha sostenuto che «quando sono alla ricerca di voti, i candidati sanno che qualsiasi accenno ad una sensibilità estetica troppo ricercata solleva dubbi sul fatto che siano adatti al compito di rappresentare tutte le persone normali».
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