Svolta nel consiglio comunale di Napoli. Dalle prossime elezioni, infatti, sarà possibile eleggere "un consigliere comunale 'aggiunto' che faccia parte della comunità degli immigrati del capoluogo partenopeo".
L'assessore alla Trasparenza Alessandra Sardu è molto soddisfatta di questa svolta: "È particolarmente importante in questo momento storico dare voce anche alle comunità extracomunitarie che risiedono a Napoli. Il loro contributo può essere prezioso soprattutto se dato nel luogo in cui trovano espressione tutte le forze politiche della città".
Come riporta il Tempo, però, non è tutto oro quello che luccica, nonostante l'entourage di De Magistris continui a dire il contrario: "Innanzitutto perché il cosiddetto consigliere aggiunto ha solo diritto di parola nell' assise, ma non di voto sulle decisioni in discussione. In secondo luogo perché l'iniziativa, presentata come una grande novità, è in realtà un secondo tentativo copiato pari pari da quanto fatto, sempre al Comune di Napoli con De Magistris sindaco, esattamente cinque anni fa".
In passato, infatti, il consiglio comunale aveva licenziale una delibera simile, prendendo spunto da una delle parti della Convenzione di Strasburgo
recepite dall' Italia. Anche all'epoca questa iniziativa fu un flop totale, soprattutto perché, come già ricordato, il consigliere comunale aggiunto poteva solamente ascoltare il dibattito consiliare senza però prenderne parte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.