Decreto del governo: Franco sarà esumato

Roberto Pellegrino

Madrid I resti dell'ex dittatore spagnolo Francisco Franco saranno rimossi dall'attuale mausoleo della Valle de Los Caídos, (Valle dei Caduti della Guerra Civile, a 55 chilometri a nord-est di Madrid). Lo ha deciso, ieri, l'esecutivo socialista di Pedro Sánchez, firmando un decreto che modifica due punti della controversa «Legge sulla Memoria Storica», pensata nel 2007 dal governo allora guidato da José Luis Rodriguez Zapatero.

Il gigantesco memoriale con la croce alta settanta metri alle porte della capitale spagnola diverrà così «non più un luogo per celebrare il culto del franchismo, ma un monumento contro le guerre e il fascismo», è scritto in una nota stampa della Moncloa.

«Celebriamo i quarant'anni di democrazia, di un ordine costituzionale stabile e maturo e questo non è compatibile con una tomba di Stato dove si continua a glorificare la figura di Franco», ha detto in Parlamento la vicepremier Carmen Calvo, sottolineando che «per non perdere tempo, abbiamo tracciato una procedura urgente per l'esumazione».

Unico ostacolo è il parere della Chiesa Cattolica: il resti del caudillo, infatti, sono sepolti all'interno di una basilica. Sembra, tuttavia, che Sánchez abbia già avuto il via libera dall'arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro. Assieme alla tomba di Franco sarà traslata anche quella di José Antonio Primo de Rivera, capo politico della Falange Española e figlio del generale Miguel Primo de Rivera, dittatore del Paese dal 1923 al 1930.

A metà settembre il decreto dovrà passare il voto del Parlamento, dove, attualmente, i socialisti sono in minoranza. Per ottenere la maggioranza, Sánchez potrebbe contare sull'appoggio della sinistra radicale di Unidos Podemos, degli indipendentisti catalani e dei nazionalisti baschi, per un totale di 177 voti, uno in più della maggioranza.

Il voto doveva tenersi lo scorso giugno, ma erano sorti problemi con la famiglia del dittatore e l'opposizione di nostalgici del franchismo. Nel mausoleo rimarranno per ora i resti dei 33.847 soldati di entrambi gli schieramenti opposti. I resti di Franco saranno consegnati ai suoi familiari.

La «Legge sulla Memoria Storica», inoltre, prevede il

riconoscimento di tutte le vittime della Guerra civile e della successiva dittatura, oltre che la rimozione dei simboli franchisti da tutti gli edifici pubblici, ad eccezione di quelli con significativi meriti artistici.

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