Dell'Utri lascerà il carcere: pena differita per motivi di salute

Il Tribunale di sorveglianza accoglie la richiesta dei legali. L'ex senatore di Forza Italia ai domiciliari per motivi di salute

Dell'Utri lascerà il carcere: pena differita per motivi di salute

Dell'Utri uscirà dal carcere finché le sue condizioni non miglioreranno. La decisione arriva dal Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha accolto la richiesta dei legali e ha disposto il differimento della pena per l'ex senatore di Forza Italia.

Solo un mese fa lo stesso tribunale aveva respinto la richiesta dei legali di sospensione della pena, nonostante le sue gravi condizioni di salute: attualmente soffre di ipertensione e diabete, è cardiopatico e lo scorso mese di luglio gli è stato diagnosticato un tumore alla prostata. Eppure, fino ad oggi, i giudici si erano sempre opposti alla sua scarcerazione. La sospensione della pena i legali l'avevano chiesta per permettere all'ex senatore di effettuare un ciclo di cure all'Humanitas di Milano. Ma l'ipotesi era stata rigettata (così come quella presentata il 7 dicembre scorso) nonostante i consulenti della procura avessero certificato l'incompabilità tra le condizioni di Dell'Utri e la vita da detenuto.

Dell'Utri sta scontando una condanna a sette anni di carcere nel carcere di Rebibbia per concorso esterno in associazione mafiosa. La moglie, in un accorato appello, aveva chiesto umanità ai giudici: "Lui è cardiopatico e diabetico, già da prima della condanna...nulla è stato montato per evitare la pena. Oltre a ciò gli è stato diagnosticato un tumore alla prostata. Non può farsi operare perché è cardiopatico e diabetico, quindi gli è stato consigliato di fare la radioterapia che però non può fare in carcere. E un cardiopatico, che deve stare all'aria aperta, non può curarsi in strutture ospedaliere per detenuti perché sono chiusi. Può essere rieducativa una pena che va contro il senso di umanità? Mio marito non vuole essere graziato, vuole solo giustiza". Ora, finalmente, Dell'Utri potrà uscire dal carcere, e andrà ai domiciliari, finché le sue condizioni non miglioreranno. Poi dovrà rientrare in galera.

I giudici nella sentenza hanno spiegato i motivi della decisione.

"La patologia cardiaca di cui dell'Utri soffre - hanno scritto - ha subito un recente e significativa aggravamento rispetto alle pregresse condizioni e non sono secondarie le negative ricadute di altri fattori complicanti quali l'età, 77 anni, il trattamento radioterapico, la malattia oncologica e le condizioni psichiche. I sanitari hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologici acuti e hanno concluso per la non compatibilità con il carcere".

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