Ignazio Visco difende la riforma delle pensioni e, indirettamente, si rivolge le forze eurocritiche che, nei giorni scorsi, avevano provato a governare il Paese. "Il destino dell'Italia è quello dell'Europa", ha detto il governatore di Bankitalia. Anche se, è il ragionamento, il Belpaese deve avere "una presenza autorevole nel dibattito sulla ridefinizione degli assetti normativi e istituzionali dell'Ue, presenza ancora più importante nell'attuale fase di grandi trasformazioni sociali, economiche e finanziarie".
Il governatore ha parlato nelle Considerazioni Finali all'Assemblea annuale della banca centrale. Un discorso che, inevitabilmente, ha toccato anche i temi politici (e non solo economici) di un Paese ancora senza governo. "A tutti è evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo - ha detto - Se è auspicabile che siano definiti con chiarezza e lungimiranza gli obiettivi e i progetti delle diverse forze politiche non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie". Il riferimento sembra alla scelta di Mattrella di non firmare la nomina di Paolo Savona all'Economia, decisione nata dall'incertezza "sulla nostra posizione nell’euro" che "ha posto in allarme gli investitori e i risparmiatori, italiani e stranieri, che hanno investito nei nostri titoli di Stato e nelle nostre aziende". Le "compatibilità finanziarie" di cui parla Visco vanno dunque tenute in considerazione: "E non per rigidità a livello europeo o minacce speculative - spiega il governatore - ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l'allocazione delle risorse a livello nazionale e globale". Ecco perché Visco fa un appello, chiedendo di non "disperdere la fiducia" e di perseverare "tutti nello sforzo indispensabile di ammodernamento, potremo contribuire all'affermazione dei valori fondamentali del progetto europeo".
E infatti, sulla stessa linea del Colle, Visco sottolinea come "la difesa del risparmio, necessario per sostenere la crescita economica, presuppone condizioni ordinate sui mercati finanziari. Queste dipendono dalla credibilità delle poltiiche volte a rinnovare la struttura dell'economica, ad accrescere la produttività, a mantenere sotto controllo la dinamica del debito pubblico".
Infine un monito al programma di governo che era stato firmato da Lega e M5S. Il riferimento, indiretto, è alla volontà di rivedere la riforma Fornero. "Sarebbe rischioso fare passi indietro - dice il governatore di Bankitalia - le riforme introdotte nel passato rendono gestibile la dinamica della spesa pensionistica; hanno risposto alla necessità di tenere conto dell'allungamento della vita media nel definire il rapporto tra i contributi versati e l'entità e la durata della pensione; hanno posto l'Italia in una posizione favorevole nel confronto internazionale". E sebbene alcuni interventi mirati "sono possibili", per Visco "vanno sempre adeguatamente compensati in modo da assicurare l'equilibrio attuariale del sistema pensionistico".
Non manca neppure un affondo contro il reddito di cittadinanza: "Le risorse rese disponibili con l'avvio del reddito di inclusione - conclude Visco - uno strumento di reddito minimo, consentono di coprire circa il 40% delle famiglie in povertà assoluta. Nel procedere a un suo rafforzamento, o all'adozione di altri provvedimenti, oltre a evitare di scoraggiare la ricerca di un lavoro , bisognerà prestare attenzione alle conseguenze sui conti pubblici".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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