"Dimissioni Marino? Nessuno gli ha puntato una pistola alla testa"

Stefano Esposito, senatore Pd, ribadisce che nessuno ha fatto dimettere il sindaco di Roma: "Chi ha deciso che Marino si dovesse dimettere? Lui stesso"

"Dimissioni Marino? Nessuno gli ha puntato una pistola alla testa"

"Chi ha deciso che Marino si dovesse dimettere? Lui stesso" per Stefano Esposito, senatore del Pd non ci sono dubbi, il sindaco di Roma Ignazio Marino non è stato mandato via di forza dal partito ma ha scelto in autonomia. "Il 12 ottobre facemmo una riunione di giunta, in cui abbiamo comunicato nella sede congrua le nostre conclusioni politiche, e cioè che l'esperienza di governo fosse finita. Marino ne ha preso atto e ha dato le dimissioni in un video comunicato, come è noto. Nessuno gli ha puntato una pistola alla testa" ha spiegato Esposito nel corso della trasmissione Otto e mezzo su La7.

Non solo il sindaco si è dimesso di sua spontanea volontà ma probabilmente non farà marcia indietro, spiega ancora il senatore: "Rispetto tutte le manifestazioni pacifiche ma oggi il fatto rilevante penso sia la lettera dei 19 consiglieri comunali che hanno confermato che non c'è nessuna novità rispetto al 12 ottobre. Penso proprio che Marino confermerà le sue dimissioni".

Esposito ha anche cercato di spiegare la scelta dei 19 che non appoggeranno Marino in caso di passo in dietro chiarendo che il problema non sono solo gli scontrini: "La vicenda degli scontrini è solo l'ultima di una lunga serie di errori politici e, di fronte alle tante difficoltà di una città come Roma, non potevamo che prenderne atto".

In realtà la questione degli scontri non è chiusa: "I magistrati hanno sicuramente registrato la sua posizione ma non mi risulta un'archiviazione: per certi versi sono convinto che Marino non abbia responsabilità dirette, anche se io non avrei scaricato le responsabilità sullo staff" ha concluso il senatore democratico.

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