Niente scrivania e postura informale. Alle spalle del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci sono la bandiera italiana e quella dell'Unione europea. La prima carica dello Stato inizia il suo discorso facendo un bilancio dell'anno ormai passato, ma guardando al futuro: "Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo", ha detto il presidente che poi ha proseguito: "Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi. In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società".
Nel mondo c'è "una diffusa domanda di Italia", ha poi proseguito Mattarella, mostrando un'immagine del nostro Paese dallo Spazio, donata dalla governatrice del Canada ed ex astronauta, Julie Payette, durante una sua visita a Roma. "Proviamo a guardare l'Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto. In fondo, un po' come ci vedono dall'estero. Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell'Europa con civiltà e culture di altri continenti".
Dopo aver raccontato di incontrare spesso Capi di Stato, Mattarella racconta che ovunque "registro una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco, per le missioni delle sue Forze armate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l'alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini. Vi è una diffusa domanda di Italia".
Mattarella: "I cambiamenti climatici una cosa serissima"
Il presidente della Repubblica ha inoltre espresso grande preoccupazione per i cambiamenti climatici, affermando: "Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell'interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un'opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l'industria". "Torniamo - ha poi proseguito il presidente - con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell'ambiente sia fondamentale per il nostro Paese. I giovani l'hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato".
Mattarella cita Parmitano: "Basta violenze"
Avviandosi verso la conclusione del suo discorso, Mattarella ha voluto salutare Luca Parmitano, "il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale - impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l'Italia è tra i principali protagonisti".
"Da lassù, da quella navicella - come mi ha detto quando ci siamo collegati, ha proseguito Mattarella - avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un
pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. È questo l'augurio che rivolgo a tutti voi. Buon 2020".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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