Soltanto un inglese può far ridere i signori del Bundestag. Se poi l'inglese è un re e porta il nome di Charles III, si potrebbe aggiungere: elementare Watson. È accaduto così che il sovrano si sia presentato sfoderando un discorso in tedesco, con buona pronuncia «hannoveriana», memoria antica di famiglia. King Charles III si è detto felice dell'accoglienza calorosa ma forse non era stato informato che nel gruppo c'è sempre lo sciocco di turno, trattasi di Martin Schirdewan, della sinistra radicale Linke, che ha fatto sentire la propria voce criticando la presenza del re: «Non è appropriato che il più alto organo democratico si inchini davanti a un monarca». Der Genosse Martin, il compagno Martin, aggiunge: «In tempi di inflazione e di rapida crescita della povertà, non è opportuno ospitare qualcuno che è letteralmente nato con un cucchiaio d'oro in bocca». I quindici minuti di gloria sono stati certificati, procediamo con il re.
Charles III ha formulato un discorso perfetto, prima ricordando l'amore di sua madre per la Germania e poi provocando le risate dei deputati tedeschi quando, dopo averli ringraziati, ha detto di sperare che non gli venga riservato un «dinner for one». La frase è relativa al film commedia inglese che ogni anno, dal 1967, il giorno di San Silvestro, viene trasmesso dalla tv tedesca con grandissimi ascolti. Si tratta di un filmato in bianco e nero di 18 minuti che prevede due soli attori protagonisti, il maggiordomo James e la nobile decaduta ma comunque ricca Miss Sophie, che festeggia il proprio novantesimo anniversario. La tavola è fastosamente imbandita ma non c'è nessun commensale, essendo i suoi amanti e conoscenti tutti defunti. Dunque il maggiordomo assolve al compito di interpretare i vari ospiti. Sollevando ogni calice per il brindisi, ripete la domanda: «Stessa procedura dell'anno scorso?». L'interrogativo trova lady Sophie pronta a replicare: «La stessa procedura di ogni anno, James!». King Charles III non si è portato appresso un butler di quel tipo, la cena ha visto la sala da pranzo affollata di ospiti e il re ha voluto ribadire le proprie tesi ecologiste, senza vestire i nuovi panni del sovrano imbastito e costretto a rispettare cerimoniale e protocollo. Charles III ha dunque parlato di net zero ed energie rinnovabili, con evidenza sui parchi eolici, un suo must personale, e si è poi esibito in alcune battute sulla grande rivalità storica tra i due paesi nello sport e nel football e c'è stata un'ovazione quando ha accennato alla capacità di inglesi e tedeschi di ridere per i rispettivi difetti, citando i Beatles da una parte e i Kraftwerk dall'altra, come per il comico tedesco Henning Wehn e i Monty Python, aggiungendo che milioni di inglesi ammirano «la vibrante cultura e la vita notturna di Berlino», con ulteriore ovazione del Bundestag che poi si è commosso alle parole: «Tra poche settimane, la musica di Georg Friedrich Handel - nato tedesco e morto britannico - si alzerà ancora una volta attraverso l'Abbazia di Westminster all'incoronazione, proprio come ha fatto a ogni incoronazione da quella a partire da re Giorgio I, nel 1727».
Il cerchio è chiuso, i Windsor hanno avi tedeschi, proprio re Giorgio I era il principe elettore di Hannover e si chiamava Georg Ludwig, profondamente tedesco e senza conoscere una sola parola di inglese, tanto da venire definito il re delle rape o, semplicemente, «il tedesco». Quasi tre secoli dopo, king Charles III parla un ottimo tedesco con evidente accento inglese e le rape sono sempre sulla tavola, senza miss Sophie e il maggiordomo James. England und Deutschland uber alles.
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