Una nuova provocazione, nel solco nella tradizione pannelliana dei radicali. Un gesto che - secondo il centrodestra e non solo - però è stato potenzialmente pericoloso.
Sì, perché il segretario dei Radicali Italiani Filippo Blengino ha guidato sotto effetto di cannabis e si è poi autodenunciato. Il tutto per protestare contro le nuove norme del Codice della Strada, volute dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Un provvedimento, entrato in vigore il 14 dicembre scorso, che prevede una stretta anche per chi guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. In particolare, per chi si mette in auto dopo aver assunto droghe, basterà che si risulti positivi al test, anche senza essere necessariamente in uno stato di alterazione psico-fisica, per incorrere nella revoca della patente, con l'impossibilità di poterne conseguire una nuova prima di tre anni. Ed è proprio questo ciò che accadrà a Blengino, che a fine dicembre si era autodenunciato a Roma per «guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti». Ora, il radicale è stato formalmente denunciato. «Sono stato denunciato in seguito alla disobbedienza civile che ho portato avanti nelle scorse settimane per contestare il nuovo codice della strada voluto da Salvini», dice Blengino.
«L'obiettivo ora è smantellare la legge che colpisce chi, perfettamente lucido, si mette alla guida dopo aver fumato cannabis nei giorni precedenti. Si tratta di una norma liberticida e incostituzionale, che prevede fino a un anno di carcere e 6.000 euro di multa e che non risolve alcun problema reale», spiega ancora il segretario dei Radicali Italiani. Che aggiunge: «Non vedo l'ora di arrivare in tribunale per smontare questa legge ridicola».
Blengino a Monza ha anche partecipato a una manifestazione di +Europa contro il Codice della Strada. Sventolando un'infiorescenza di cannabis, ha parlato di norma «criminale e criminogena», annunciando di voler portare la questione davanti alla Corte Costituzionale. «Il codice della strada è un buco nell'acqua sul piano della sicurezza e scatena una inutile e sadica caccia alle streghe verso alcune categorie di persone», insiste il segretario di Più Europa Riccardo Magi, secondo cui «sono perseguitati sei milioni di consumatori di cannabis». «Per il partito di Magi è normale che sei milioni di italiani consumino cannabis nonostante essa possa provocare danni cerebrali. Per loro la libertà significa libertà di farsi male ed evidentemente fare del male agli altri», commenta il vicecapogruppo di FdI alla Camera Alfredo Antoniozzi. Simona Loizzo, deputata della Lega, attacca Blengino: «Per quelli come lui si tratta più o meno di una caramella ma è una droga a tutti gli effetti».
Intanto al Mit parte l'attività dell'Osservatorio Nazionale sulle sanzioni per le violazioni del codice della Strada. L'Osservatorio - composto da tre membri - ha il compito di presentare al ministro una relazione annuale sui dati degli incidenti stradali e sulla regolarità e trasparenza nell'utilizzo dei proventi delle multe e nell'uso degli autovelox.
Inoltre, verifica le segnalazioni delle associazioni dei consumatori operanti nel settore e richiede dati e informazioni alle amministrazioni. Presidente dell'Osservatorio è l'ex deputato di FI Simone Baldelli. Gli altri due componenti sono l'ex deputato della Lega Fabio Massimo Boniardi e Dalila Jolanda Ansalone, consigliere municipale di FdI a Bologna.
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