«Sono stati approvati provvedimenti urgenti per sostenere il potere di acquisto delle famiglie, abbattiamo l'Iva e rafforziamo il bonus sociale, interveniamo per incrementare lo stoccaggio di gas naturale e gli aiuti alle famiglie sulle bollette. In mancanza di queste approvazioni ci sarebbe stato un disastro con aumenti fino al 45%». È quanto ha affermato ieri il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa sul decreto Bollette ritornato in Consiglio dei ministri per una nuova formulazione. E, in effetti, l'Authority di settore, l'Arera, in tarda serata ha confermato che nel trimestre che inizia oggi senza interventi il gas sarebbe aumentato del 45% e la luce del 15% (+70% e +91% rispettivamente negli ultimi 12 mesi), mentre resteranno l'uno invariato e l'altra in moderato aumento (+0,4%). «Per le bollette abbiamo speso 30 miliardi dall'inizio dell'anno, con questi provvedimenti e quelli che prenderemo a luglio questo importo salirà ancora, stiamo riformando l'assetto energetico del Paese», ha aggiunto l'ex presidente Bce sottolineando che «l'intenzione del governo è proteggere il potere d'acquisto delle famiglie - ha aggiunto - e proteggere la competitività delle imprese, ora dovremo trovare gli strumenti più appropriati».
Nel dettaglio lo stanziamento messo in campo è di poco superiore ai 3 miliardi di euro. Confermato l'annullamento per il terzo trimestre 2022 delle aliquote relative agli oneri generali di sistema per le utenze domestiche e non domestiche in bassa tensione (1,915 miliardi l'importo disponibile), oltre che per le utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 chilowattora. Si tratta in particolare delle piccole utenze come ad esempio negozi, piccole e medie imprese, attività artigianali, commerciali o professionali o per usi di illuminazione pubblica o di ricariche pubbliche di veicoli elettrici. E come nei precedenti interventi, vengono inoltre assoggettate all'Iva al 5% le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali e sono mantenute al livello del secondo trimestre le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il gas. Il costo stimato è di 1,013 miliardi.
Inoltre il decreto prevede che il bonus sociale per l'energia elettrica, ossia le agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica in favore dei clienti domestici economicamente svantaggiati o in gravi condizioni di salute, siano riconosciuti anche per il primo trimestre 2022, quindi i bonus annuali riconosciuti agli aventi diritto «decorrono dal primo gennaio 2022», quindi con un effetto retroattivo che dovrà essere calcolato e comunicato alle famiglie. Le soglie di reddito per accedere ai bonus sono 8mila euro per il primo trimestre 2022, 12mila per il secondo e terzo trimestre 2022. Questo intervento vale 116 milioni di euro. Tra gli altri provvedimenti c'è anche la concessione di un prestito da 4 miliardi al Gse, Gestore servizi energetici, per l'acquisto di gas naturale finalizzato agli stoccaggi. «L'obiettivo» degli stoccaggi del gas «è il 90%, oggi siamo al 57%, l'andamento degli ultimi giorni è in crescita», ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, illustrando la misura. Si prevede, ha spiegato, «che ci sia un concorso anche pubblico all'operazione di importazione finalizzata agli stoccaggi» a cura del Gse e anche di Snam.
Al ministro
dell'Economia, Daniele Franco, toccherà ora risolvere il rebus cuneo fiscale perché le risorse messe in campo contro gli aumenti riducono il raggio di manovra. Draghi ieri ha detto che a breve saranno convocate le parti sociali.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.