Dal dominio dei cieli all'Ia: ecco dove si gioca la partita sulla sicurezza

Negli Stati Uniti la sinergia tra pubblico e privato sta trasformando il tessuto tecnologico e strategico. Un nuovo strumento di supremazia nelle mani di Trump

Dal dominio dei cieli all'Ia: ecco dove si gioca la partita sulla sicurezza

Durante il suo primo mandato, Donald Trump collocò nello studio ovale un ritratto di Andrew Jackson, settimo presidente degli Stati Uniti (1829-1837). Lo indicò come fonte di ispirazione, per il decisionismo e l'afflato populista. Se dovesse rifarlo, sul ritratto potrebbe proiettarsi l'ombra di un altro presidente: Franklin Delano Roosevelt, il leader che ha incarnato la capacità dei «Comandanti in capo» di trasformare le sfide in supremazia strategica, orchestrando la competizione tra i giganti nazionali dell'innovazione.

Nella II Guerra Mondiale il dominio dell'aria si rivelò decisivo per gli Stati Uniti e per gli Alleati. Dietro quella superiorità nei cieli c'erano due figure titaniche: Juan Trippe, il visionario fondatore della Pan Am, e Howard Hughes, genio eccentrico dell'aviazione e del cinema. Trippe rivoluzionò i viaggi intercontinentali con il Clipper, un idrovolante capace di trasportare fino a 68 passeggeri, con un'autonomia di quasi 6000 km. Hughes propose progetti avveniristici, anche se non sempre di successo, come l'H-4 Hercules, reso celebre dal film The Aviator, con Leonardo DiCaprio. Le sue proposte anticonformiste imposero cambi di paradigma, ad esempio nel design, dove si affermò grazie a lui l'uso di materiali leggeri. Hughes e Trippe si detestavano al punto che il primo accusò il fondatore della Pan Am di sfruttare influenti contatti politici per ostacolare i progetti della Hughes Aircraft. Dal canto suo, Trippe sosteneva che il rivale approfittava dell'amicizia con il figlio del presidente per ottenere vantaggi commerciali. Tuttavia, sotto la guida di Roosevelt, i due furono costretti a collaborare, sia pure de facto e indirettamente: la Nazione aveva bisogno di entrambi per garantire la supremazia americana nei cieli e difendere la democrazia.

Il dominio decisivo per la sicurezza degli Stati Uniti è passato dai cieli all'Intelligenza Artificiale.

Ma come avvenne per Howard Hughes e Juan Trippe, anche qui non mancano rivalità interne tra le figure di spicco del settore.

Elon Musk e Samuel Altman, cofondatori di OpenAI, hanno progressivamente preso strade divergenti.

Elon Musk, cofondatore di OpenAI e separatosi dall'organizzazione nel 2018, ha fondato xAI nel 2023 con l'obiettivo di «comprendere la natura dell'universo tramite l'intelligenza artificiale».

Attraverso un approccio open source e progetti innovativi come il sistema satellitare di sorveglianza con SpaceX, Musk mira a rivoluzionare la sicurezza tecnologica e nazionale degli Stati Uniti. Con la presidenza Trump, il suo ruolo si espande. Musk è stato nominato, insieme a Vivek Ramaswamy, capo del nuovo Dipartimento per l'Efficienza Governativa (Doge).

Altman, ceo di OpenAi, ha rivoluzionato il settore con ChatGPT. Pur riconoscendo Musk come un «imprenditore leggendario», Altman ha espresso preoccupazione per il potenziale abuso della sua influenza istituzionale, definendolo un «bullo». OpenAI, intanto, ha aggiornato la sua politica sull'uso delle tecnologie IA in ambito militare, accettando collaborazioni per scopi difensivi.

La rivalità tra Musk e Altman è un riflesso di un cambio di paradigma e, al tempo stesso, un elemento che ne accelera l'affermazione. Si tratta del rapporto, negli Stati Uniti, tra innovazione tecnologica, competizione privata e strategia pubblica nell'ambito della sicurezza.

Il settore privato non si limita più a seguire le direttive governative, ma le anticipa, plasmando nuovi equilibri industriali. La competizione tra attori emergenti e tradizionali diventa il perno di un sistema che combina agilità e modernizzazione per affrontare le sfide globali. In questo contesto, il ruolo politico si evolve da semplice regolatore a orchestratore, capace di indirizzare rivalità e innovazioni verso obiettivi di supremazia strategica.

Un caso emblematico è rappresentato dal programma Commercial Solutions Opening (Cso), che ha segnato una svolta negli appalti del Dipartimento della Difesa (Dod). Introdotto per favorire l'innovazione, il Cso ha rivoluzionato il processo di appalto, riducendo i tempi burocratici e ampliando la partecipazione a una base industriale più diversificata. Il Cso consente al DoD di lanciare sollecitazioni generali per acquisire soluzioni commerciali avanzate, coinvolgendo non solo i fornitori tradizionali, ma anche aziende emergenti, spesso non legate storicamente al settore della difesa.

La competizione industriale militare si configura oggi come un habitat diversificato in rapida evoluzione, dove aziende emergenti come Anduril Industries ridefiniscono il settore accanto a colossi tradizionali come Lockheed Martin e Raytheon. Fondata da Palmer Luckey, Anduril ha recentemente ottenuto un contratto da 250 milioni di dollari per sistemi anti-drone e capacità di guerra elettronica, evidenziando il ruolo cruciale delle tecnologie autonome nella sicurezza nazionale. Nel 2024, l'azienda ha raccolto 1,5 miliardi di dollari, raggiungendo una valutazione di 14 miliardi. In collaborazione con Palantir e SpaceX, Anduril guida un consorzio tecnologico che sfida l'oligopolio dei contractor tradizionali, consolidando un ecosistema sempre più dinamico e interconnesso.

In questo quadro, OpenAI ha collaborato con Anduril per sviluppare sistemi avanzati di identificazione e neutralizzazione di droni, sfruttando l'intelligenza artificiale per potenziare rilevazione e risposta in tempo reale. Parallelamente, xAI, fondata da Elon Musk, si focalizza su modelli di IA trasparenti e sicuri (Explainable AI), con applicazioni in settori critici come difesa, sanità e finanza. Queste sinergie tra attori emergenti e tradizionali trasformano profondamente il tessuto tecnologico e strategico globale.

Questo processo non si limita a rispondere alle necessità del presente, ma si inserisce nella logica dello «sviluppo esponenziale» della tecnica: ogni nuova tecnologia, combinandosi con altre, accelera il ritmo dell'innovazione, ampliando le possibilità strategiche in modo non lineare. In un simile contesto, l'ecosistema tecnologico della difesa non è più un sistema chiuso, ma un campo fluido e interconnesso, dove l'agilità e la capacità di anticipare il futuro diventano i veri strumenti di supremazia strategica.

Come accadde con Hughes e Trippe durante la Seconda Guerra Mondiale, la rivalità tra Musk e Altman riflette un sistema che trae forza dalla competizione per alimentare l'innovazione. Come sempre negli States, l'ultima parola spetta alla politica.

Il comandante in capo ha l'opportunità di ispirarsi a Roosevelt: non solo per orchestrare la competizione tra i protagonisti dell'innovazione, ma per dimostrare come il potere decisionale possa trasformare le sfide tecnologiche in strumenti di supremazia.

*Ordinario di Diritto comparato Unint, Roma

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