La cercavano da una settimana in tutto il Mantovano. La sorella di Maria Campai, Roxana, si era anche rivolta a «Chi l'ha visto?». Poi, 48 ore fa, la scoperta: il cadavere della 42enne romena era nel giardino di una villetta abbandonata, adagiato sotto a un albero, coperto da uno strato di foglie. La sera prima della scomparsa - il 19 settembre - la donna si era incontrata con un 17enne di origini albanesi in un garage condominiale. I due si erano conosciuti su internet, poi avevano deciso di vedersi a Viadana, paese dove abita il ragazzo. Per gli inquirenti è proprio in quel box che si sarebbe consumato il delitto. Il minorenne, che abita con la famiglia in una palazzina adiacente a quella villetta abbandonata, è stato fermato con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Quel giovedì è proprio la sorella Roxana ad accompagnare Maria in auto da Parma a Viadana per incontrare un uomo. «È per un colloquio di lavoro», aveva lasciato intendere lei. Forse, invece, era nata una simpatia. I due si allontanano insieme e da allora di Maria più nessuna notizia. Dopo sette giorni di ricerche, di appelli e di manifesti affissi in tutto il paese, il cadavere della 42enne viene trovato a poca distanza da dove era stato fissato l'appuntamento, accanto al condominio dove lo studente abita con la famiglia. «Un bravo ragazzo», dicono nella cittadina. E il padre: «Non ci credo - ha detto -. Non penso che un ragazzo di 17 anni possa fare tutto questo da solo. Ma se è stato così, chiedo scusa ai familiari della vittima». Per gli inquirenti il giovane, dopo aver colpito Maria alla testa con un oggetto (non risultano ferite né da taglio e tanto meno da sparo) e averla poi soffocata, ha cercato di occultarne il corpo. Il delitto, dunque, dovrebbe essersi consumato nella stessa serata dell'incontro e all'interno di quel garage in cui si erano appartati. Il giovane ha poi spostato il cadavere fino a raggiungere il giardino della villetta, separato dall'area del suo condominio da una siepe alta. Il 17enne - richiuso nel carcere Beccaria di Milano in attesa della convalida della misura cautelare da parte del Gup e dell'interrogatorio dei garanzia, sta collaborando con gli investigatori.
Resta da capire soprattutto il movente: cos'è accaduto quel giovedì sera durante l'appuntamento in quel box? Lunedì sul luogo del delitto - ora sotto sequestro - arriveranno i Ris di Parma per ulteriori e decisivi rilievi, e sempre lunedì il magistrato della Procura dei minori di Brescia affiderà l'incarico per l'autopsia sul corpo di Maria. Di certo lo spettro dell'ennesimo femminicidio per motivi passionali è l'ipotesi più battuta.
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