Dossier nucleari da Trump. Indagine per spionaggio

A Mar-a-Lago trovati 11 faldoni di documenti top secret. E anche alcuni fascicoli su Macron

Dossier nucleari da Trump. Indagine per spionaggio

New York. L' Fbi stava indagando su Donald Trump per rimozione o distruzione di documenti, ostacolo a un'indagine e spionaggio. Sono queste le motivazioni del blitz nella residenza dell'ex presidente in Florida contenute nel mandato di perquisizione che dovrebbe essere pubblicato a breve, anticipate da Politico. Gli agenti federali avrebbero portato via da casa del tycoon 11 faldoni di documenti classificati, e secondo fonti del Washington Post, nel resort di Mar-a-Lago il Bureau cercava carte top secret legate alle armi nucleari, materiale particolarmente sensibile la cui diffusione è solitamente limitata a un numero ristretto di persone. Una rivelazione che mostra le profonde preoccupazioni all'interno del governo americano sul tipo di informazioni in possesso dell'ex presidente e il pericolo che potessero finire in mani sbagliate. «Se fosse vero» che si trattava di documenti legati alle armi nucleari «si tratterebbe di materiale riservato ai più alti livelli», ha commentato David Laufman, ex capo della sezione di intelligence del dipartimento di Giustizia Usa. Secondo il Wall Street Journal sono stati trovati anche fascicoli sul presidente francese Emmanuel Macron.

Trump, da parte sua, si è immediatamente scagliato contro il Wp dicendo che «la questione delle armi nucleari è una bufala», e paragonando la storia all'indagine sul Russiagate, ai due impeachment e all'indagine Mueller. In un post sul suo social, Truth, il tycoon ha poi chiesto l'immediata pubblicazione del mandato di perquisizione dell'Fbi: «Non solo non mi opporrò alla diffusione di documenti relativi all'irruzione ingiustificata e non necessaria nella mia casa a Palm Beach - ha detto - ma faccio un ulteriore passo avanti incoraggiando il loro immediato rilascio, anche se sono stati redatti da democratici della sinistra radicale e possibili futuri oppositori, che hanno un forte e potente interesse ad attaccarmi». Giovedì, dopo la conferenza stampa del ministro della Giustizia Merrick Garland, il suo dipartimento ha presentato una mozione per chiedere che il mandato venisse reso pubblico, dando tempo a Trump sino alle 15 locali di ieri per decidere se opporsi o meno. The Donald si è detto molto irritato per la presenza di «scassinatori» che hanno aperto la cassaforte nel suo ufficio e perché «gli agenti hanno messo a soqquadro gli armadi della First Lady, frugando tra i suoi vestiti e oggetti personali. Sorprendentemente, hanno lasciato un disordine considerevole. Wow!».

Sempre sul fronte legale, l'ex presidente ha assunto l'avvocato delle star Drew Findling per la difesa nell'inchiesta penale sulle interferenze elettorali in Georgia. Findling ha rappresentato Cardi B, Gucci Mane e Mikos, e il suo soprannome è #BillionDollarLawyer: secondo gli osservatori, la scelta indica la serietà dell'indagine in corso e gli elevati rischi che Trump corre. Nel frattempo, l'agenzia Bloomberg ha riferito che la Trump Organization e il suo direttore finanziario di lunga data, Allen Weisselberg, andranno a processo il 24 ottobre in un caso di frode fiscale, dopo che un giudice dello stato di New York ha respinto la loro richiesta di archiviare il caso.

L'ex inquilino della Casa Bianca non e' imputato, mentre la Trump Organization è stata accusata l'anno scorso di aver pagato alcuni dipendenti con beni non dichiarati per evitare le imposte sul reddito e Weisselberg, 74 anni, è considerato il principale beneficiario dell'operazione, avendo ricevuto un appartamento di lusso a Manhattan e due Mercedes per sé e per la moglie.

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