E Appendino smentisce i suoi sul corteo No Tav

Un consigliere: «Ci sarà il gonfalone». La replica: «Inopportuno, niente simboli istituzionali»

E Appendino smentisce i suoi sul corteo No Tav

Torino «Al corteo No Tav dell'8 dicembre la Città di Torino sarà sicuramente rappresentata in veste ufficiale. Come in tutte le manifestazioni».

Sono queste le parole scritte su Facebook da Damiano Carretto, consigliere comunale torinese del M5s, che hanno scatenato le polemiche. Polemiche chiuse dal sindaco Chiara Appendino: «Non ritengo - ha detto - di coinvolgere nella manifestazione simboli istituzionali che, per la loro stessa natura, rappresentano la sensibilità di un'intera comunità», ha detto, distinguendo la sua posizione super partes.

Il caso era nato dal post di Carretto: «La Città - ha spiegato il grillino che ha pubblicato il manifesto realizzato dal fumettista Zerocalcare per la manifestazione - partecipa ai cortei No Tav in relazione a un preciso programma elettorale e ad atti votati dal consiglio comunale. I rappresentanti della città sfilano con la fascia assieme ai sindaci della valle di Susa e di altre città».

Immediate le reazioni del gruppo del Pd: «Il M5s - ha detto Stefano Lo Russo, capogruppo in Sala Rossa - dichiara che la Città sfilerà alla marcia per tutelare il territorio della Valsusa. Dicono che non vogliono che cambi il paesaggio ma fanno i condoni per le case abusive in zona sismica di Ischia. Sono coerenti». Ancora più dura la risposta dell'onorevole di Forza Italia Osvaldo Napoli: «L'ipotesi del Gonfalone della Città di Torino alla manifestazione No-Tav è da respingere da parte di tutte le forze politiche». E ancora: «Dichiararsi pronti a intavolare il dialogo con tutte le componenti della società e nello stesso tempo autorizzare il Gonfalone a sfilare contro la Tav sarebbe un gesto di pura ipocrisia».

Si era espresso contro anche il portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia, il deputato Giorgio Mulè: «Non c'è una sola ragione per umiliare

la città di Torino portando il gonfalone al corteo dei No Tav l'8 dicembre. Il gonfalone è un segno che unisce e non divide». Lo stesso Mulè ha poi lodato la Appendino: «Bene ha fatto a smentire i suoi stessi consiglieri».

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