E Azione presenta il suo emendamento contro la paralisi

"Esiste un caos normativo all'origine delle inchieste"

E Azione presenta il suo emendamento contro la paralisi
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Sale l'attesa per l'emendamento cosiddetto Salva - Milano annunciato dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini per il gruppo parlamentare della Lega, l'opposizione ha annunciato un «contro emendamento» che ha sempre l'obiettivo di sanare quanto già costruito a Milano, a fronte delle 10 inchieste aperte dalla Procura, che hanno di fatto bloccato 150 progetti nel capoluogo lombardo. Nel mirino della Procura di Milano, che parlano di abusi edilizi, gli interventi di demolizione e ricostruzione, rilasciati ottenuti a molti costruttori con autodichiarazioni (Scia o Cila).

Il termine ultimo per la presentazione delle richieste di modifica al Decreto Salva Casa è domani, dopodichè il testo inizierà l'esame delle commissioni. Il Salva Casa, pubblicato in Gazzetta il 29 maggio, dovrà essere convertito in legge entro il 28 luglio.

L'emendamento di Azione, è firmato da Mariastella Gelmini e Giulia Pastorella (nella foto), che stanno raccogliendo anche l'adesione di altre forze dell'opposizione. «Stiamo cercando una soluzione ai problemi che nascono dalla sovrapposizione tra normative statali, regionali e comunali, nonché un modo per garantire il proseguo dei cantieri già avviati in città - spiega Francesco Ascioti, segretario di Azione Milano -. La nostra proposta aiuta anche a fare maggior chiarezza per il domani, affinché i futuri progetti vengano messi cantiere senza ambiguità e il settore edilizio possa ripartire e creare nuovi alloggi contro l'emergenza abitativa». Duplice l'esigenza: sanare quanto recentemente realizzato - in molti casi le torri contestate sono state ultimate - per tutelare i cittadini che hanno già comprato casa e dare delle indicazioni chiare e precise per il prosieguo dei cantieri. A differenza di quanto auspicato dai costruttori, che sostengono la vetustà delle leggi nazionali in materia urbanistica, in particolare la legge del 1942 e quella del '68, auspicando uno snellimento degli obblighi legati alle nuove costruzioni, in nome di uno sviluppo delle città diverso rispetto al Dopoguerra, Azione propone per le nuove costruzioni con «super Scia», l'obbligo di un piano attuativo quindi della pianificazione di servizi connessi ai nuovi interventi. Ancora per quanto riguarda i premi volumetrici legati alle demo ricostruzioni l'accorpamento delle volumetrie esistenti su aree diverse sullo stesso lotto. In sostanza «norme chiare ma più stringenti per le nuove edificazioni» spiega Pastorella.

Non si rimanda invece, come annunciato dalla Lega, a un tavolo tecnico che metta ordine al conflitto tra le norme. «Vogliamo chiudere la questione subito anche per il futuro per permettere ai cantieri di andare avanti» conclude Pastorella.

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