E Lerner disse: «Poteva esserci Salvini...»

Lerner non trova di meglio che fare ironia sul leader della Lega e il senatore Razzi

Francesco Maria Del VigoBomba su bomba. Una - vera - l'ha sganciata Kim. L'altra - innocua - l'ha digitata Gad. Di fronte al test nucleare che ha spaventato tutto il mondo, l'implacabile Lerner ha avuto preoccupazioni un pochettino più ombelicali. La terza guerra mondiale? Le nostre vite nella mani di un pazzo? Gli assetti della geopolitica mondiale che scricchiolano? L'Occidente stretto tra la morsa dei tagliagole dell'Isis e la minaccia all'idrogeno dell'ultimo dittatore comunista?Ma va... Lui si è rammaricato che a portata di esplosione nucleare non ci fossero Matteo Salvini e Antonio Razzi, colpevoli di essere andati in missione nel 2014 in Corea del Nord. «Peccato che non fossero nella loro patria elettiva» ha scritto Lerner, dando sfoggio di pacifismo militante e di sinistra. Cioè rigorosamente a senso unico. Nei confronti di se stessi e dei propri amichetti. Tutti gli altri sono nemici a cui tappare la bocca. O magari da arrostire con una bomba H.Il travaso di bile di Lerner, postato su Facebook e Twitter non è passato inosservato ed è subito rimbalzato in rete e sui siti d'informazione scatenando un putiferio. Il leader della Lega ha risposto a stretto giro di post: «Che dire, l'intelligenza di sinistra non si smentisce mai! Ciao Gad, salutami la tua patria elettiva popolata da Rom e clandestini». Poi, in una nota ufficiale, ha condannato l'esperimento di Kim Jong-un: «I governo dovrebbero capire che la minaccia non è la Russia ma la Corea del Nord». Razzi non ha commentato l'attacco (di Gad) e ha espresso scetticismo sulla bomba (di Kim). Ma ormai Lerner ha fatto il patatrac e il suo scivolone è diventato in un colpo di clic uno dei casi del giorno. La sbroccata del giornalista non è piaciuta a nessuno, neppure ai commentatori della sua pagina Facebook, che non sono certamente camice verdi con l'elmo in testa o fan del senatore forzista, e lo hanno inondato di critiche. Un attacco violento e livoroso. Razzista nei confronti di qualunque cosa si muova alla sinistra dei vellutati salotti della sinistra radical chic.

È il politicamente corretto che si trasforma in un mostro e augura l'eliminazione fisica di tutti quelli che la pensano diversamente. Degli «scorretti». Un po' come fa il compagno Kim con tutti i suoi nemici. Sarà colpa della comune origine comunista?

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