E ora il piumino s'indossa anche d'estate

Il destino del piumino? Difendere il suo posto d'onore - non ancora messo in discussione - nel guardaroba dei consumatori di oggi. Come? Evolvendosi senza esitazione, come fa per esempio il jeans, un protagonista divenuto tangibilmente necessario.

«La nuova frontiera di un capo che non è più un'icona ma un genere, sta nella ricerca e nello sviluppo di nuovi processi produttivi» spiegava ieri Claudio Marenzi, presidente della Herno, azienda che ha fatto dei suoi impermeabili uno status e che poi ha contribuito con il lancio dei piumini, belli, sorprendenti e futuristici in parti uguali, a costruire il ruolo della giacca di peso quasi zero: la soluzione imprescindibile del vivere moderno, soprattutto in caso di stagioni dal clima ballerino e di latitudini che esigono concetti flessibili. «Lavorare soltanto su nuovi tessuti e sulla vestibilità è scontato, suona d'antico mentre è moderno puntare e spingere la ricerca sui nuovi processi produttivi» aggiungeva Marenzi citando il Laminar, un materiale che mette insieme le prestazioni dell'active e l'eleganza dello sportswear.

Del resto i nuovi cinquantenni, che sono cresciuti con lo sport nel sangue e la fisicità nella testa, percepiscono la qualità nella performance più che nella sartorialità e trovano per esempio irresistibile il piumino body mapping in Laminar imbottito con ovatta che sulla schiena ha un inserto di rete elasticizzata. Un futuro sempre più tecnologico, quello della giacca imbottita e spesso trapuntata, che Colmar Originals - le sue radici sono indiscutibilmente active - esprime nella sofisticazione della ricerca della linea Research. «Il tulle bi elastico e i polmoni in piuma enfatizzano il fit perché sperimentare è d'obbligo» dichiarava Stefano Colombo, direttore marketing facendo riferimento ai capi più belli della collezione ispirati al mondo del motociclismo, all'aggressività del nero, alla personalità delle zip. E non dimenticando le bellissime giacche wuindbraker stretch.

Se tuttavia c'interroghiamo ulteriormente sul futuro del piumino, straordinario pezzo di altissima intelligenza pratica, dobbiamo anche dire che è un must talmente consolidato da imporre evoluzioni in ogni direzione.

«Fra le nostre nuove proposte c'è un piumino-felpa con maniche e cappuccio in tessuto tecnologico softshell ma piace anche la versione stampata a disegni cravatteria blu e neri con l'interno a contrasto» diceva Maurizio Cittone presentando due delle tante, magnifiche proposte firmate Add. Ma se ancora ci fossero dubbi su questo necessario percorso evolutivo, ci ha pensato Moorer, il brand specialista nella produzione di piumini, a fugarli celebrando le sue nuove idee con un party allestito ieri sera sulla Loggia del Mercato Nuovo, detta anche “Loggia del Porcellino”, sulla quale si affacciano le vetrine della boutique Eredi Chiarini, che per l'occasione ha inaugurato la nuova sede.

«I nostri modelli vogliono rappresentare un lusso non urlato» diceva Moreno Faccincani, fondatore e

amministratore dell'azienda veneta parlando di capispalla in tessuti tecnici ma anche in cashmere, plongé e lane idrorepellenti o in materiali naturali come il cotone ma spalmato ed elasticizzato oltre che resistente all'acqua.

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