E il Pd prende tempo: rinviata la direzione

Sul tavolo la sconfitta al referendum, le dimissioni del governo, ma anche le eventuali dimissioni di Renzi da segretario di partito

E il Pd prende tempo: rinviata la direzione

"Già nella giornata di martedì convocheremo una direzione nazionale". Ma le dimissioni di Matteo Renzi e la salita al Colle prevista per stasera sembra aver cambiato le carte in tavola

Slitta infatti a mercoledì l'annunciata direzione del Partito democratico. Sono in corso colloqui tra i vertici dem, a quanto si apprende, per fissare la data della riunione, ma l'ipotesi più accreditata parla proprio del prossimo 9 dicembre.

Di certo sul tavolo non ci saranno solo il referendum e la conseguente crisi di governo, ma anche il futuro di Renzi come segretario democratico e dello stesso Pd, entrambi usciti con le ossa rotte da una consultazione che doveva - nelle idee iniziali del premier - legittimare un governo di fatto mai passato da elezioni.

Del resto lo stesso Renzi lo aveva annunciato più volte: "Se perdo lascio la politica". E anche ieri, assumendosi tutte le responsabilità della sconfitta ha aperto la strada alle dimissioni anche dalla segreteria del partito.

"Ora nel Pd serve una profonda svolta politica nel Pd e c'è da ricostruire l'unità del partito", ha detto ieri D'Alema, che però prende tempo: "Non mi pare che abbia parlato in alcun modo di dimettersi da segretario...".

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