Dalla burla alla realtà: qualcuno scrive "Scheda Bianca"

Burla o no, durante lo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica compare un modulo con l'indicazione "Scheda Bianca"

Dalla burla alla realtà: qualcuno scrive "Scheda Bianca"

Ancora una giornata caratterizzata dalle schede bianche a Montecitorio nel corso delle votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica. Alla terza seduta di voto le schede bianche sono scese a 412 mentre quelle nulle sono state 22. Anche a questo giro non sono mancati i voti burla, anche se in misura minore rispetto alle precedenti votazioni. Ma quello che è successo oggi durante lo scrutinio ha lasciato di stucco anche i deputati segretari.

Durante la lettura delle schede elettorali ne è comparsa una che sapeva di scherzo, più di quelle con i nomi dei personaggi famosi che sono stati. Non una scheda bianca ma un modulo con la scritta "Scheda Bianca". Impossibile risalire all'autore della burla, se di questo si tratta. Quella scheda è stata annullata dal presidente della Camera Roberto Fico ma il dubbio rimane: è stato uno scherzo oppure qualcuno ha confuso l'input dato dai partiti?

La maggior parte dei leader, infatti, anche per questa terza votazione ha dato indicazione ai suoi grandi elettori di votare scheda bianca. Ovviamente, il loro input era diretto a non mettere nessun segno sui moduli di voto. Addirittura, il Movimento 5 stelle ha inviato un messaggio ai suoi elettori, specificando quale sia il significato di scheda bianca, per evitare fraintendimenti. Nel messaggio inviato ai delegati regionali e ai parlamentari dal Movimento 5 stelle, si leggeva: "Indicazione di voto per la giornata odierna: scheda bianca (ovvero senza alcun nome scritto)". Evidentemente dalle parti dei 5 stelle sanno con chi hanno a che a fare e hanno preferito spiegare per esteso cosa significasse.

Che qualcuno abbia frainteso l'indicazione di scheda bianca? Chi può dirlo.

Potrebbe anche essere che qualcuno abbia voluto giocare e rendere reale il fontomontaggio che da qualche giorno gira sul web, che mostra un modulo autotenticato dalla firma del segretario generale della Camera utilizzati per la votazione segreta nelle cabine, con la scritta "Scheda Bianca". E dire che nel 1992 era stata trovata una contadina emiliana di nome Bianca e cognome Scheda, inconsapevole del fatto che alla Camera si facesse il suo nome.

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