Terremoto nella politica della sinistra campana: il sindaco Massimo Cariello è stato arrestato. Neanche il tempo di festeggiare e brindare la schiacciante vittoria che il primo cittadino di Eboli (Salerno) è finito ai domiciliari nell'inchiesta - coordinata dalla Procura di Salerno, dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal pubblico ministero Francesco Rotondo - che riguarda alcune sospette assunzioni di persone a lui vicine. Era stato confermato per la seconda volta con percentuali bulgare, superando l'80% al primo turno. Contemporaneamente sono state eseguite altre quattro misure cautelari che riguardano funzionari del Comune di Eboli e del Comune di Cava dè Tirreni. I reati ipotizzati sono a vario titolo corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio e falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità.
Al centro dell'inchiesta vi sono diverse procedure concorsuali per assunzioni di persone considerate vicine al neo-sindaco, che alle elezioni ha potuto godere del sostegno da parte di uno schieramento di centrosinistra "nel quale era presente il Pd sotto forma di un paio di liste civiche", riporta Il Fatto Quotidiano. A uno dei suoi ultimi comizi in piazza avrebbe preso parte anche Piero De Luca, il deputato del Partito democratico e figlio del governatore Vincenzo. Nelle urne è riuscito a ottenere l'80,81% delle preferenze, pari a 15.261 voti, consentendogli di conquistare 21 seggi comunali e di lasciarne solo due all'opposizione. Gli avversari sono stati letteralmente surclassati: Donato Santimone (sostenuto dalla lista civica "La Città del Sele") ha incassato il 15,94%; Alfonso Del Vecchio (Partito Comunista Italiano) ha racimolato solo il 3,25%.
Quelle prove selettive
Le prove selettive oggetto di indagine sarebbero state il bando per due posti a tempo indeterminato di educatore di asili nido, da parte del Comune di Eboli, e per il reclutamento di 10 unità di istruttore direttivo amministrativo indetta dal Comune di Cava de' Tirreni. Nel primo caso il sindaco avrebbe concordato l'ordine della graduatoria con il presidente e un membro della commissione, favorendo così l'assunzione di un candidato a lui vicino; in cambio i due membri dela commissione - entrambi dipendenti comunali - avrebbero ricevuto da Cariello "la promessa di incarichi più importanti e gratificanti nell'ambito dello stesso Comune di Eboli". Nel secondo caso avrebbe chiesto e ottenuto di conoscere preventivamente gli argomenti della prova d'esame a un componente della commissione esaminatrice, anch'egli raggiunto dalla misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi; quest'ultimo in cambio avrebbe preteso che il primo cittadino si impegnasse a evitare la nomina di un soggetto a lui non gradito a presidente del Consorzio farmaceutico di Salerno, presso il quale ricopre la carica di direttore generale. Nel corso delle indagini è emerso infine che Cariello avrebbe rilasciato permessi autorizzativi illegittimi a due imprenditori per realizzare un impianto industriale nella zona agricola della Piana del Sele, sottoposta a vincolo paesaggistico.
La giunta di Eboli era stata nominata da appena 36 ore, in tempi record. La Repubblica fa notare che il sindaco non aveva nascosto la “felicità, stavolta è meglio, più forte l’investitura”.
Ora a prendere il suo posto dovrebbe essere Luca Sgroia, fratello del presidente del tribunale del riesame di Salerno, che Cariello aveva fatto tornare dopo 12 anni nella politica attiva e che mercoledì scorso aveva dichiarato emozionato: "Devo ringraziare per tutto questo il Pd della provincia salernitana e l’onorevole Piero De Luca".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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