Ecovandali contro la Monna Lisa: attiviste "inzuppano" la Gioconda

Lancio di zuppa contro la celebre tela, protetta però da un vetro blindato

Ecovandali contro la Monna Lisa: attiviste "inzuppano" la Gioconda
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La tutela dell'ambiente e le politiche alimentari a esso collegate sono temi maledettamente seri. Da lì passano le politiche sociali ed economiche della stragrande maggioranza dei Paesi mondiali con vertici e summit che si incrociano con nuove leggi e provvedimenti. E poi arrivano quattro fessi qua e là che decidono che azioni puerili e inutili avrebbero invece un'utilità decisiva. E così, tra chi si incolla all'asfalto, chi si incatena dove capita e chi blocca nel traffico chi sta andando al lavoro, ecco da tempo la moda di prendere di mira le opere d'arte con azioni tanto simboliche quanto, di fatto, inutili. L'ultima «vittima» illustre è stata una delle donne più celebri, forse la più famosa, della storia dell'arte. Ieri due attiviste hanno infatti preso di mira la Gioconda, o meglio, il vetro che protegge il capolavoro di Leonardo Da Vinci, lanciando della zuppa contro l'opera, giustificando la loro azione con il desiderio di promuovere in particolare «il diritto ad un'alimentazione sana e sostenibile». Tema nobilissimo, per carità. Cosa centri la Gioconda, probabilmente nemmeno loro lo sanno.

Le due attiviste, che indossavano magliette bianche con la scritta «Riposte alimentaire», hanno preso di mira l'opera imbrattando il vetro blindato che la copre per promuovere «il diritto a un'alimentazione sana e sostenibile», gridando che «il nostro sistema agricolo è malato». Subito sono intervenuti gli addetti alla sicurezza museale che hanno bloccato le due donne e chiesto ai presenti di evacuare la zona con tanto di pannelli neri apposti per coprire la scena alla vista dei presenti ed evitare altre foto o video della scena.

Non è la prima volta che la Monna Lisa, al secolo Lisa Gherardini, viene colpita da ecovandali. L'opera, dal 2005 protetta da un vetro blindato, nel maggio 2022, è stata colpita con una torta alla crema. Ma è in buona compagnia.

Tele e statue di grandi artisti come Monet, Van Gogh, Constable, Boccioni, Vermeer e Goya sono state colpite da militanti di grippi sparsi, contro il petrolio, contro la fame, contro il traffico, contro qualsiasi cosa passi per la testa di chi non influisce in nessuno modo nel futuro del mondo ma in fondo uno scopo lo raggiunge, per quanto marginale. Fa parlare di sé. Che soddisfazione.

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