In passato ha creato qualche grattacapo alla più illustre sorella. Facile intralciare il percorso politico, per la verità molto accidentato, del primo ministro di origine africana, sostenitore di principi ancora poco popolari in Italia come il «Jus Soli». Una carriera politica sul filo e tutta in prima linea, di quelle facili da rovinare, magari a causa di un familiare troppo intraprendente. Ma Dora Kyenge, una delle sorelle di Cécile, non rinuncia ad avere una sua vita. E nemmeno alla ribalta, sia pure quella minima di un festival locale.
Di lei si sa che abita a Pesaro, fa la sarta. Finì nei guai perché una vicina di casa di origine albanese disse di essere stata aggredita verbalmente da lei a causa di una bicicletta. Una lite durante la quale tiro in ballo la parentela con l'esponente Pd, allora parlamentare. Di Dora si disse addirittura che aveva simpatie leghiste. Partito contro il quale Cécile si scaglia spesso e volentieri, quasi sempre ricambiata. Nel 2008, si legge nelle cronache marchigiane, trovò la casa popolare che le era stata assegnata occupata abusivamente da una famiglia di origini marocchine e si rivolse alla Lega nord locale per avere giustizia. Ottenne l'alloggio dopo un processo civile, ma alla fine ringraziò pubblicamente la Lega per il sostegno. Si parlò addirittura di una sua candidatura nelle Marche. Fatti che risalgono a tempi in cui Cécile non era famosa. (Gallery)
L'ultima notizia, decisamente più leggera, è della settimana scorsa, passata un po' in sordina e solo nei media della zona di Pesaro. La sorella di Cécile eurodeputata Pd, ex ministro per l'integrazione del governo Letta, ha partecipato a un concorso di bellezza che anima le estati di Fano. Il «Miss Lady Over» organizzato nell'ambito del Festival Rosciano Coutry. Dora si è aggiudicata la fascia della categoria Over 50 , cioè ha vinto tra le concorrenti più anziane. Le fotografie la ritraggono vestita di rosso e sorridente, di fianco alle Lady 30+ e 40+. E non sfigura affatto accanto alle miss più giovani.
Candidatura spontanea a quanto pare. Nel sito dell'agenzia che organizza il Lady over, la Montanari comunicazione, c'è il modulo di iscrizione per le aspiranti Miss e si precisa che l'elezione da parte della giuria avviene dopo sfilate «in abito elegante, sportivo e con accessori moda». Non è dato sapere se il cognome «pesante» abbia in qualche modo influenzato la giuria.
Nessun commento dalla sorella Cécile. Che però ha fatto parlare di sé in altro modo. Poco prima di Ferragosto, nel corso della trasmissione In Onda di La7, ha detto che in Italia servirebbero più immigrati. «In questo momento - ha spiegato - sono una risorsa ed il saldo fra quello che spendono e quello che versano fra tasse e contributi si aggira attorno a 4 miliardi».
Sarà pure vero, ma un ragionamento del genere stona in un'estate segnata dalle tragedie dei barconi nel Mediterraneo, in un anno in cui ci si aspettano decine di migliaia di richiedenti asilo. Un problema umanitario, politico e di ordine pubblico che angoscia gli italiani. Dora, verrebbe da dire, è più in sintonia con la maggioranza degli italiani di Cécile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.